Dopo il k.o. con Rublev Jannik ridimensiona i problemi avuti in partita: “Giocare due partite in un giorno è qualcosa a cui non siamo abituati”
La quinta sconfitta dell’anno rimediata contro il russo Rublev nei quarti di Montreal da Jannik Sinner (a fronte di 44 successi) preoccupa un po’ per le modalità con le quali è maturata. L’atleta azzurro si è toccato spesso l’anca che gli aveva già dato problemi al Roland Garros e l’aveva costretto a saltare gli Internazionali di Roma: “Sì, è stata una partita difficile – ha detto l’azzurro, numero 1 Atp, in conferenza stampa -. Non ho iniziato molto bene ma poi dopo il secondo set mi sono trovato in una situazione migliore. Nel terzo è andata com’è andata ma va bene così, è una cosa che capita. Lui ha giocato meglio nei momenti importanti ed ha meritato di vincere”.
le condizioni
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Sinner tranquillizza gli appassionati anche sul problema fisico: “Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati. Sì, è tutto a posto. Credo che questo tipo di cose siano un po’ più mentali che fisiche. Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale. Speriamo di tornare in forma. Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di poterlo essere per lo US Open, che è anche l’evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno. Quindi ci sto puntando” ha concluso Sinner.
Gazzetta dello Sport
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