Il giornalista e conduttore dopo il trionfo alle Olimpiadi si lancia in una riflessione sull’integrazione dimenticando Omoruyi, Antropova e Fahr: epic fail sul cognome di Paoletta.
Grande euforia in tutta Italia per il trionfo alle Olimpiadi delle ragazze della Nazionale di volley femminile che, guidate da Julio Velasco, hanno centrato l’oro superando con un netto 3-0 gli Stati Uniti in finale. Tra chi è si è precipitato sui social per celebrare la vittoria delle Azzurre c’è stato Bruno Vespa, che ha dedicato un Tweet a due protagoniste del trionfo: Paola Egonu e Myriam Sylla. Il messaggio del popolare giornalista e conduttore, però, ha scatenato una marea di commenti e discussioni, anche a causa di un clamoroso epic fail sul cognome di Paoletta. A poco è servita la successiva precisazione di Vespa.
Volley, Olimpiadi: il post di Vespa su Egonu e Sylla
“Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente“. Questo il testo del messaggio condiviso da Bruno Vespa sul suo account ufficiale. A molti utenti, anzitutto, non è sfuggito un refuso sul cognome di Egonu, storpiato in Enogu. In tanti, poi, hanno espresso le proprie perplessità sul contenuto stesso della riflessione. Tra chi ha commentato le riflessioni dell’ex collega in Rai, una delle voci storiche di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, Riccardo Cucchi: “Sono italiane, non devono integrarsi”.
Vespa, nuovo post dopo le polemiche sull’integrazione
Proprio per rispondere ai tantissimi messaggi scaturiti dalla pubblicazione del primo Tweet, Vespa ha poi postato una precisazione: “So benissimo che Paola Egonu e Myriam Sylla sono nate in Italia. Ma basta questo a salvare dalle polemiche chi nasce con la pelle nera? Anche loro purtroppo debbono integrarsi in un mondo più razzista di quanto s’immagini. E le due campionesse ci sono riuscite benissimo”. Un messaggio chiarificatore, che nelle intenzioni del giornalista e conduttore doveva forse placare una volta per tutte le polemiche. Ma non è stato così. Le discussioni sul web sono proseguite.
Volley, “dimenticate” Omoruyi, Antropova e Fahr
Al di là delle valutazioni di merito sul contenuto delle riflessioni di Vespa, parecchi hanno sottolineato tre dimenticanze di Vespa nei suoi post. Perché il giornalista ha citato solo Egonu e Sylla tralasciando un’altra giocatrice di colore della Nazionale azzurra, Loveth Omoruyi? Perché non ha citato un’altra “nuova italiana” come Kate Antropova, che ha acquisito la cittadinanza appena un anno fa, giusto in tempo per giocare con l’Italia gli ultimi Europei casalinghi? E perché non è stata citata la stessa Sarah Fahr, nata in Germania da una coppia trasferitasi in Italia quando era molto piccola? Insomma, doveva essere un post celebrativo e invece si è trasformato in un…Vespaio di polemiche.