Gimbo torna sui problemi che hanno condizionato la finale di salto in alto e resta criptico sulla presenza ai Mondiali di Tokyo: “Fatico a vedere ancora lo sport davanti a tutto”.
L’aspetto è quello di chi ha vissuto due giorni d’inferno, l’espressione del volto e soprattutto dello sguardo tradiscono tutta la sofferenza, il dolore, l’amarezza. Espressione e sguardo, peraltro, condivisi con quelli della moglie Chiara, punto di riferimento anche nei momenti più bui delle coliche, delle corse al pronto soccorso e quindi dell’inevitabile eliminazione nella prime fasi della finale olimpica di salto in alto. C’è però tanta voglia di spensieratezza – almeno per una sera – in Gianmarco Tamberi, presentatosi a sorpresa a Casa Italia per la cena di fine Olimpiadi. Un’occasione utile anche per far chiarezza sul futuro.
Tamberi a Casa Italia: le parole sui Mondiali di Tokyo
Come riportato dall’Ansa, le prime parole di Gimbo sono sul futuro, sospeso tra possibile ritiro e voglia di rilancio: “Ho dimostrato attaccamento a questi colori, sono contento di averci provato, lo dovevo a me, a coloro che mi hanno scelto come portabandiera e a chi mi ha sostenuto. Tornare per i Mondiali di Tokyo? Posso pensare a tutto ora. La cosa che faccio più fatica a vedere è di mettere di nuovo lo sport davanti a tutto. Ma è possibile che sia un pensiero di ora che può cambiare domani. Sicuramente devo del tempo a i miei amici e alla mia famiglia, ma questo non significa smettere”.
La confessione di Gimbo: “Ancora un’altra colica”
Quindi sull’infortunio: “Speravo in un epilogo diverso. Sicuramente adesso dovrò fare ulteriori controlli perché oggi (domenica, ndr) ho avuto un’altra colica. Non posso andare avanti così. Lunedì torno in Italia e vedrò cosa fare. L’affetto della gente e in particolare dei giovani? Mi fa piacere leggere i messaggi bellissimi di queste ore. ‘Finita’ si dice solo alla fine e quando si lavora tanto come ho fatto io bisogna provarci anche se le cose sembrano finite prima“. E ancora: “Mi prendo solo il merito di averci provato, poi in pedana non è stato niente di speciale. Mi sono presentato come se non fosse successo nulla nelle ore precedenti”.
Le polemiche sulla preparazione e la replica di Tamberi
Qualcuno ha messo in discussione la preparazione, per Gimbo probabilmente “doveva” andare così: “Se non avessi investito così tanto, magari a Tokyo non avrei vinto tanto. Ho messo lo sport davanti a tutto, era un sogno condiviso con tante persone con una dedizione e serietà unica. Mi dispiace sia finita così, perché non è dipeso da me. Come ripartire? Difficile da dire, dopo Rio c’era voglia di riscatto, questa volta sarà diverso perché questa Olimpiade l’ho vista come l’ultima grande chance per capire dove potevo arrivare. La preparazione era stata quasi perfetta, agli Europei di Roma esordisco con 2.37 e penso sia stato il miglior debutto stagionale. Era andato tutto bene”.