Jannik Sinner battuto da Carlos Alcaraz nella finale del torneo di Pechino. L’azzurro, numero 1 del mondo e campione in carica, oggi viene sconfitto dallo spagnolo, testa di serie numero 2, per 6-7 (6-8), 6-4, 7-6 (7-3) dopo 3h22′ nel match che oppone gli unici 2 vincitori di tornei dello Slam nel 2024.
Il 23enne altoatesino vede sfumare il settimo titolo della stagione e il 17esimo della carriera, ma rimane saldamente al primo posto nel ranking Atp: il vantaggio su Alcaraz, destinato a salire al numero 2 della classifica, si aggira attorno ai 4000 punti.
Il match
Sinner parte con il freno a mano tirato e rischia grosso già nel secondo game: l’azzurro cancella 2 palle break e si salva. Anche Alcaraz ingrana con qualche difficoltà e prima di salire 2-1 cancella un break point. Lo spagnolo allunga nel quarto game: Sinner si complica la vita con un doppio fallo e con un errore gratuito consegna all’avversario il break che vale il 3-1.
L’azzurro prova a rimanere in scia (4-2), ma Alcaraz non concede nulla e prosegue spedito (5-3). Nel nono game, lo spagnolo serve per il set: Sinner alza il livello nel momento cruciale, 2 vincenti e controbreak che riapre totalmente i giochi (4-5). L’epilogo è rimandato al tie-break dopo un brivido supplementare: il numero 1 del mondo, complici 2 doppi falli, deve prima cancellare un set point.
Nell’overtime ancora equilibrio (3-3) prima dell’allungo di Alcaraz (6-4) che si procura altri 2 set point. Sinner cancella il primo con un ace e annulla anche il secondo con una risposta da incorniciare (6-6). L’azzurro inanella 3 punti di fila, sale 7-6 e sfrutta la chance per chiudere i conti: 8-6, primo set in cassaforte dopo 1h10′ di battaglia con una rimonta capolavoro.
Nel secondo set, il servizio finalmente sale in cattedra: nessuna palla break, Alcaraz evita guai nel sesto game, il primo che arriva ai vantaggi. Il primo vero ostacolo della frazione si presenta davanti a Sinner sul 3-3. L’azzurro deve fronteggiare 2 palle break che rischiano di diventare decisive: il numero 1 del mondo piazza un filotto di 4 punti e sale 4-3.
Subito dopo, nelle sabbie mobili finisce Alcaraz: serve una maratona di 22 punti, con 2 palle break annullate, per agganciare il 4-4 grazie a 2 ace che risolvono il rebus. Dopo aver rischiato di subire il colpo del ko, lo spagnolo mette la freccia approfittando dell’unico passaggio a vuoto dell’avversario: break, 5-4 per l’iberico che si prende il secondo set (6-4) e rinvia il verdetto al terzo parziale dopo 2h07′ di battaglia.
Sinner accusa il colpo e cede il servizio in avvio di terzo set: Alcaraz sfonda nel terzo game, mette la freccia e sale 2-1. L’azzurro rischia di uscire definitivamente dalla partita quando, sotto 1-3, offre altre 2 palle break allo spagnolo. Il numero 1 del mondo si salva (2-3) e tiene viva la speranza. Il premio arriva nell’ottavo game: Alcaraz si inceppa e regala il break che rimette tutto in discussione (4-4). Sinner si riaccende del tutto, sale 5-4 e arriva a 2 punti dalla vittoria (30-30) senza andare oltre (5-5). Il tie-break, dopo l’ennesima palla break annullata dall’italiano, è l’epilogo inevitabile di un match tiratissimo.
Sinner esce sparato dai blocchi (3-0) ma viene raggiunto da Alcaraz (3-3) e superato: lo spagnolo infila 7 punti uno dietro l’altro, vince il tie-break 7-3 e si prende il titolo.