Il team principal di Ferrari Vasseur è fiducioso per la volata finale della stagione 2024 di F1, e crede nella rimonta in classifica. Nervi tesi in Red Bull, con Marko che evoca l’addio di Verstappen e Horner che mette alle corde Perez
La F1 riprende il proprio cammino per la volata finale della stagione 2024, dopo una pausa di qualche settimana che, a seconda dei punti di vista, è stata vista come una manna dal cielo oppure un incomprensibile rottura del ritmo che aveva preso il campionato. Chi invece vede sempre il profilo argenteo anche nelle nubi è Frédéric Vasseur, che nelle dichiarazioni alla vigilia del fine settimana del GP degli Stati Uniti ha caricato a pallettoni la Ferrari.
Vasseur: “Ad Austin vedremo i frutti del nostro lavoro di aggiornamento”
La scuderia è al momento terza in classifica, con una distanza di 34 punti da Red Bull e di 41 dalla capolista McLaren: se quest’ultima per quel che resta della stagione in corso sembra più irraggiungibile, il team di Milton Keynes pare invece più a portata di mano (vista anche la sua involuzione nel corso del 2024).
Ad Austin inizierà “un intenso finale di stagione con sei gare organizzate con una doppia tripletta in sole otto settimane”, ha dichiarato Vasseur: al di là dell’apparente complessità della frase, il team principal ha sottolineato come negli USA sarà da verificare “la bontà di quanto abbiamo fatto nelle gare precedenti sui curvoni ad alta velocità”.
Tradotto in termini pratici: ad Austin la SF-24 si presenterà con un nuovo pacchetto, che probabilmente avrà una continuazione in termini di evoluzioni tecniche nel successivo GP in Messico. Negli Stati Uniti vedremo intanto un’ala anteriore con un flap mobile rivisitato, per affrontare anche un fine settimana con un solo turno di libere visto il ritorno della gara Sprint.
“Avremo un solo turno di libere, perciò dovremo dare il massimo: tutto è ancora aperto”
A tal proposito Vasseur ha sottolineato l’importanza di aver svolto con dovizia i compiti a casa in queste settimane di soste, vista la ristretta finestra per provare le novità con una sola sessione di libere (il che spiegherebbe l’eventuale rinvio delle altre novità previste per il fondo della SF-24 al successivo Messico): “Avremo un unico turno di prove libere prima della qualifica: Charles e Carlos si sono preparati per il meglio e la squadra è carica. Come sempre ci concentreremo su noi stessi per ottenere il meglio dal pacchetto a nostra disposizione. Dobbiamo mettercela tutta, perché le forze in campo sono molto vicine tra loro e nelle classifiche è ancora tutto aperto“.
Marko: “Una Red Bull aggiornata aiuterà Verstappen a vincere”
Se in casa Ferrari c’è la fiducia di chi ha minor pressione sulle proprie spalle, dalle parti di Red Bull invece si sfiora lo stato di crisi. La seconda parte della stagione è stata una curva in picchiata rispetto ai primi mesi del campionato, con aggiornamenti che hanno zavorrato la RB20 più che renderla più competitiva (a differenza di quelli degli avversari, più prestanti: per la precisione McLaren).
Anche questa monoposto si presenterà ad Austin con delle novità tecniche, in particolare per massimizzare le prestazioni a livello aerodinamico sulla pista texana. Secondo Helmut Marko una vettura aggiornata (e con aggiornamenti che funzionano, ha specificato) consentirà a Verstappen di ritornare a vincere e quindi allargare il solco in classifica dal diretto inseguitore Lando Norris.
“Ma dobbiamo dare una vettura competitiva a Max per il futuro”
Ma al tempo stesso ha sottolineato al sito tedesco Motorsport Magazin che se la Red Bull non tornerà competitiva, il pilota olandese andrà altrove (spauracchio che ultimamente si sta riproponendo spesso). Marko ha ricordato le clausole dei contratti dei piloti che consentono loro di liberarsi se le prestazioni della monoposto non sono all’altezza, come accadde nel 2013 con Sebastian Vettel. “Perciò se non daremo a Max una vettura competitiva, lui salirà su un’altra monoposto”.
Ma il manager ha anche dato sfoggio di fiducia sul progetto 2026 di Red Bull, quando la F1 vivrà un cambio regolamentare con novità che riguarderanno in particolare le power unit. “Sulla base delle informazioni in nostro possesso siamo messi bene. Certo, è qualcosa di nuovissimo per noi e ci sono aspetti come le benzine e le batterie che potrebbero fare la differenza, perciò è difficile ora fare previsioni”.
Horner avvisa Perez: “Non deve esserci un grande divario tra i due piloti”
Nel momento di difficoltà di Red Bull c’è però un vaso di coccio, che resta sempre Sergio Perez. Dopo il rinnovo (un po’ a sorpresa) del contratto, il messicano non ha dato molti elementi che corroborino il fatto che il prolungamento del suo rapporto con la scuderia fosse tutto sommato una cosa buona e giusta.
Christian Horner ai media ha fatto capire che la posizione del pilota scudiero di Verstappen resta sempre appesa ad un filo. “Ci dobbiamo assicurare che tra i nostri due piloti non ci sia un grande divario, è una cosa che non ci possiamo permettere. Anche perché la Ferrari il prossimo anno avrà una formazione forte con Lewis Hamilton e Charles Leclerc. E McLaren è competitiva uguale con Lando Norris ed Oscar Piastri“, ha sostenuto il team principal.
E Marko, sempre per la pace in famiglia, qualche giorno fa aveva rivelato di vedere bene un pilota dell’Academy (tendenza della F1 attuale, ovvero pescare a piene mani dai vivai, e che magari altri sport potrebbero imitare) al fianco di Verstappen nel 2025. Perez è avvisato, ancora una volta.