L’allenatore accetta il premio consegnatogli da Striscia La Notizia per la fine anticipata dal suo incarico di commissario tecnico della nazionale araba: “La buonuscita? Tutte bugie”
Roberto Mancini sorride mentre riceve il Tapiro d’Oro che Striscia La Notizia gli ha consegnato per l’addio dopo soli 14 mesi al ruolo di c.t. dell’Arabia Saudita. Il tecnico accetta il premio e sta al gioco dell’inviato Valerio Staffelli, poi però rivela anche un retroscena riguardante la separazione dalla federazione saudita.
Mancini, Tapiro d’Oro per l’addio all’Arabia Saudita
Roberto Mancini sarà tra i protagonisti della puntata di stasera di Striscia La Notizia, in onda alle ore 20:35 su Canale 5. Il tg satirico creato da Antonio Ricci ha infatti deciso di premiare col Tapiro d’Oro l’ormai ex c.t. della Nazionale per la breve durata del suo incarico di commissario tecnico dell’Arabia Saudita, appena 14 mesi. Mancini ha accolto Valerio Staffelli, storico inviato di Striscia, col sorriso, accettando poi di buon grado il premio-sfottò.
Mancini e il retroscena sull’addio all’Arabia Saudita
“Sono dispiaciuto – le parole di Mancini a Staffelli -. In questi mesi abbiamo fatto un buon lavoro. A volte però i risultati non vengono e c’era del malcontento da ambo le parti”. Mancini, però, ha anche smentito la notizia riguardante la buonuscita milionaria che avrebbe incassato dalla federazione saudita: “Sono tutte bugie”, le parole dell’allenatore.
Mancini e il rapporto con la Nazionale
Nel corso dell’intervista, Mancini ha anche tenuto la porta aperta ad un eventuale ritorno nella Nazionale italiana. “Nella vita non si sa mai. È pur sempre il team più importante in Italia – il suo commento -. Abbiamo fatto bellissime cose, oltre al record di 37 partite senza sconfitte”.
Nessuna invidia, infine, nei confronti di Gianmarco Tamberi, suo conterraneo che gli ha “soffiato” il ruolo di testimonial nello spot promozionale della Regione Marche. “Sono felicissimo. Tamberi è un grande atleta”, ha detto Mancini elogiando la medaglia d’oro olimpica a Tokyo 2020.