Spalletti ha un solo obiettivo: smentire l’antico proverbio che fa tremare i tifosi del non c’è due senza tre. Ai prossimi Mondiali 2026 in Canada, Messico e Stati Uniti l’Italia dovrà esserci. Un altro fallimento non è contemplato, assolutamente no. Ecco, allora, su chi punterà il ct per portare a termine la missione.
- Verso i Mondiali, le indicazioni di Spalletti
- Qualificazioni Mondiali, lo zoccolo duro dell’Italia
- Le alternative: Fagioli in calo, c’è Pisilli
- Esclusioni, ritorni e mosse sorprese
Verso i Mondiali, le indicazioni di Spalletti
È vero: prima vanno affrontati i quarti di finale di Nations League contro la Germania. Ma proprio questa sfida stabilirà il gruppo di cui farà parte l’Italia nelle qualificazioni al Mondiale a stelle e strisce. Se ne riparlerà a marzo, ma c’è comunque da pensare alla marcia d’avvicinamento alla Coppa del Mondo, di cui gli azzurri hanno clamorosamente saltato le ultime due edizioni.
Dopo il disastro agli Europei, Spalletti ha saputo voltare la pagina: addio 4-3-3, il nuovo corso – che ha fornito risposte significative in Nations League – fa leva sul 3-5-1-1. E sugli uomini che dovranno condurre la Nazionale alla rassegna iridata del 2026 – la prima a 48 squadre – il ct sembra avere già le idee molto chiare. “Abbiamo fatto le scelte giuste e rimarranno quelle, sono molto convinto dei calciatori che sono andato a comporre negli ultimi raduni” ha dichiarato in occasione della mostra ‘Sfumature di azzurro’ alla Farnesina.
Qualificazioni Mondiali, lo zoccolo duro dell’Italia
Con il rientro di Barella in occasione dell’ultima finestra riservata alle nazionali, di fatto Spalletti ha ormai delineato quello che potrebbe essere l’undici titolare dell’Italia. La formazione ideale, insomma. Tra i pali ovviamente capitan Donnarumma, quindi il terzetto difensivo composto dal fedelissimo Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori, con Buongiorno come prima alternativa.
Sulle corsie laterali Cambiaso e Dimarco, che nel nuovo 3-5-1-1 concepito dal ct sta sfoderando prestazioni eccellenti. In mediana Frattesi, Ricci e Tonali, con Barella in posizione avanzata a sostegno di Retegui, capocannoniere della Serie A con l’Atalanta esploso anche con la maglia della Nazionale.
Le alternative: Fagioli in calo, c’è Pisilli
Vicario, vittima di un grave infortunio alla caviglia, farà sicuramente parte di convocati una volta ristabilitosi. Meret e Di Gregorio si contendono il ruolo di terzo portiere. Gatti, Gabbia e Okoli gli altri centrali nell’orbita azzurra; Bellanova, Udogie e Savona per le fasce.
In mediana sono in ribasso le quotazioni di Fagioli, mentre Locatelli e Rovella potrebbero contendersi un posto. Pisilli rappresenta il presente e soprattutto il futuro dell’Italia.
Esclusioni, ritorni e mosse sorprese
Sulla trequarti c’è Raspadori, a forte rischio se dovesse continuare a non giocare nel Napoli. Pellegrini dovrà ritrovarsi se intende tornare a far parte del giro e occhio a Zaniolo. Ci sarà spazio ancora spazio per Maldini jr? A proposito di sorprese, da monitorare la situazione legata a Rayan Cherki, talento del Lione con origini pugliesi che la Figc stra provando a soffiare la Francia.
In attacco l’alternativa a Retegui è rappresentata da Kean; Lucca resta nei radar di Spalletti. Il ct ha aperto al ritorno di Zaccagni, mentre sarà difficile rivedere in Nazionale – soprattutto per ragioni tattiche – Orsolini e Politano. Chiesa, che non s’è mai visto a Liverpool, resta un’incognita.