Caterina Banti ha confermato la volontà di chiudere la carriera e per Ruggero Tita la strada verso Los Angeles si fa in salita. Anche se prima ci sarà l’America’s Cup 2027
Due medaglie d’oro olimpiche in bella mostra nel salotto di casa, ma adesso è giunto il tempo dei saluti: Ruggero Tita e Caterina Banti non faranno più coppia nei prossimi appuntamenti velici, soprattutto quelli olimpici, poiché la velista romana ha confermato l’intenzione di ritirarsi dalle scene, evidentemente paga dei risultati ottenuti. Una conferma diretta è arrivata sul palco del Salone del CONI nel giorno della consegna dei collari d’oro al merito sportivo: Caterina, 37 anni compiuti lo scorso giugno, ha deciso di volgere lo sguardo altrove, e così dovrà fare anche Ruggero, reduce dall’esperienza al GP Sail con la nuova imbarcazione italiana.
Tita ammette: “Dura trovare una degna sostituta”
Certo l’agenda di Tita è molto più infarcita di impegni, adesso che ha deciso di imbarcarsi in un’altra avventura di grande livello. Ma nella sua testa ci sono altri due progetti, un po’ più a lunga scadenza: nel 2027 toccherà presumibilmente a lui e a Marco Gradoni il timone di Luna Rossa Prada Pirelli, pronta a dare un nuovo assalto all’America’s Cup dopo la sconfitta in finale di Louis Vuitton Cup contro Ineos Britannia.
Poi però ci sarà da inseguire il terzo oro olimpico nella categoria Nacra 17 dopo quelli di Tokyo e Parigi, ma servirà trovare una compagna. “Non sarà semplice”, ammette Ruggero. “Sostituire Caterina è davvero complicato, perché lei ha dimostrato quanto fosse competitiva e in generale la nostra accoppiata ha sempre funzionato bene. Ora devo capire chi potrebbe fare al caso mio: la volontà è di restare competitivi e provare a vincere un’altra medaglia, ma il percorso è soltanto all’inizio e manca ancora di troppi dettagli”. Appunto di una partner d’azione, che in qualche modo dovrà essere individuata nei prossimi mesi per cominciare a mettere nel mirino la nuova avventura a cinque cerchi.
Caterina, una nuova vita (pensando ai giovani)
E Caterina cosa farà? “Intanto dico che ci siamo separati d’amore e d’accordo, come buoni amici. Io a 37 anni ho capito che volevo qualcosa di diverso dalla vita: ho cominciato a regatare a 23 anni, ho vissuto tutto a rotta di collo, vincendo due medaglie olimpiche ma togliendomi tante altre belle soddisfazioni. Ora la vita mi chiama a fare altre scelte, magari a metter su famiglia, ma resterò comunque legata al mondo della vela e mi piacerebbe fare qualcosa per avvicinare ulteriormente i giovani a questo meraviglioso sport”.
Nelle scorse settimane invero la Banti non aveva usato troppe mezze parole nell’esprimere il proprio disappunto nei confronti del mondo della vela, arrivando ad affermare quanto fosse “maschilista. Non sempre alle donne è stata data l’opportunità di dimostrare il proprio valore. Anche durante le esperienze olimpiche, era più la curiosità morbosa di sapere se io e Ruggero facevamo coppia fissa nella vita, più che nello sport. Quella parte non mi mancherà affatto”. Ma lei mancherà tanto agli appassionati.