Alta tensione tra brasiliane e argentine, con tanto di rissa e insulti razzisti. Il River Plate è intervenuto con un comunicato di condanna
Il razzismo è una piaga da debellare e purtroppo esiste ovunque, anche nel mondo del calcio. Non fa eccezione neanche quello femminile alla luce di quanto avvenuto nel torneo Brasil Ladie’s Cup di San Paolo in una partita tra le brasiliane del Grêmio di Porto Alegre e le argentine del River Plate. Sfida che peraltro non è potuta giungere al termine ma che è durata solamente 35 minuti a causa dell’elevato numero di espulsioni che ha portato il numero di giocatrici tra le biancorosse al di sotto del minimo consentito.
Rissa tra signore e gara sospesa
Altro che competizione per signore. Quello che è accaduto al Brasil Ladie’s Cup è indubbiamente una brutta pagina di sport. Tra Gremio e River Plate hanno vinto le brasiliane, anche se la partita è stata interrotta dopo appena 35 minuti di gioco. A portarsi in vantaggio erano state le argentine con un gol di Julieta Romero. Il pari di Maria ha però scatenato l’ira delle biancorosse con tanto di rissa in campo e l’espulsione di ben sei giocatrici tra le argentine.
Quattro giocatrici in carcere: il River prova a liberarle
Ma non è finita qui. All’interno della rissa l’argentina Candela Díaz è stata accusata di imitare una scimmia avendo come bersaglio un raccattapalle allo stadio Canindé. La stessa accusa è stata rivolta anche ad altre sue compagne di squadra. Lo stesso River Plate è dovuto intervenire sulla questione con un comunicato stampa nel quale condannava l’atteggiamento delle sue tesserate promettendo provvedimenti. Quattro di loro sono attualmente in carcere, col club che sta provando a liberarle.
Tra brasiliani e argentini non è una novità
Il Gremio si è così qualificato alla finale del torneo, che giocherò proprio oggi contro il Bahia. Ma è chiaro che l’argomento di stretta attualità è ben altro rispetto alla possibile conquista di un trofeo. Non è tra l’altro la prima volta che avvengono episodi del genere tra brasiliani e argentini, con una rivalità che è spesso sfociata in comportamenti non consoni a una manifestazione sportiva. Nel 2005, ad esempio, Desábato, difensore degli argentini del Quilmes, venne arrestato dopo la gara in trasferta coi brasiliani del San Paolo con l’accusa di insulti razziste nei confronti di Grafite.