Come con il Bayern, Milano cede di un solo punto in casa anche all’Olymkos: terzo ko europeo di fila, non basta un Mirotic da 16 punti
È finita la magia in casa Olimpia? Il Forum è tornato ad essere terra di conquista, con l’Olympiakos che rovina le feste alla banda di Ettore Messina. Che rimane a contatto finché può, cedendo di un solo punto in coda a 40’ vibranti, pieni di agonismo e di giocate a effetto, che pure non sorridono a Milano, incappata nel terzo stop consecutivo dopo la sequenza di 8 vittorie e una sconfitta che avevano contraddistinto il miglior momento della stagione europea dell’EA7.
Mirotic stavolta non basta
A decidere la contesa è una tripla di Peters a un paio di minuti dalla fine, alla quale Milano non ha saputo replicare, con Mannion che ha perso una palla sanguinosa nell’ultima azione offensiva del match. Un peccato perché l’Olimpia il suo l’ha fatto debitamente, riuscendo a tenere sempre a freno i tentativi di fuga dei biancorossi di Grecia, trascinati dai 21 di Vezenkov che ha ritrovato la verve dei giorni migliori nella serata dove non avrebbe dovuto (questo pensano i tifosi di casa meneghina).
Mirotic al solito il suo l’ha fatto, ma stavolta non è bastato perché nei possessi chiave il montenegrino è stato tenuto a freno come si deve: 16 punti di cui gli ultimi due segnati con 38 secondi da giocare, quando davvero Milano ha avuto la possibilità di rimettere anche il naso davanti. Poi però l’ultimo possesso non ha sorriso a una EA7 generosa, ma non troppo fortunata nel possesso chiave di un match tiratissimo, dove l’Olympiakos ha tenuto il pallino del gioco per lunghi tratti, ma senza mai riuscire a scappare, nonostante i 18 punti segnati da Fournier.
Ambizioni di playoff un po’ “azzoppate”
La terza sconfitta di fila in qualche modo ridimensiona le ambizioni dell’Olimpia, che ha visto un po’ ridurti l’effetto delle precedenti 6 vittorie che avevano anche fatto sognare una classifica di primissimo livello. Peraltro contro i greci è arrivata la seconda sconfitta interna consecutiva di un solo punto di differenza dopo quella col Bayern, buona per alimentare qualche rimpianto in uno spogliatoio che pure sente di aver trovato quantomeno una chiave per alzare il proprio livello.
Milano tornerà in campo il 2 gennaio in casa dell’Asvel Villeurbanne, e l’auspicio è che quella possa essere l’occasione buona per tornare a marciare a pieno regime anche in campo europeo, dopo che il record stagionale è tornato perfettamente in parità (9 vinte e 9 perse) appena passato il giro di boa).
L’ultima fatica dell’anno sarà contro Treviso in una sfida importante in chiave qualificazione alla final eight di Coppa Italia: comunque vada, l’Olimpia non ha tempo per piangere troppo sul latte versato.