Ultimo giorno dei Giochi parigini da urlo grazie allo storico oro dell’Italvolley. L’Italia è riuscita a migliorare nella non facile impresa di migliorare il record di Tokyo
Come Tokyo. Meglio di Tokyo. Stesso numero di medaglie, ma con due ori in più grazie all’ultimo conquistato oggi dall’Italvolley di Velasco ed Egonu. Italia da sogno ai Giochi di Parigi, mai così vincente.
Italvolley d’oro: l’impresa storica compiuta dalle azzurre
Ed eccolo qui, l’ultimo oro. Storico. Meraviglioso. Epico. L’Italia sul gradino più alto del podio nella pallavolo femminile con il trionfo per 3-0 contro le detentrici del titolo degli Stati Uniti. Travolte. Asfaltate. Un capolavoro per chiudere l’avventura olimpica, su cui sta per calare il sipario, nel migliore dei modi. Julio Velasco è stato l’uomo della svolta mentale. E poi Paola Egonu, un martello. Ma sono state tutte fantastiche nel corso di questa cavalcata pazzesca. Da Sylla a Bosetti, passando per Danesi e Orro. Una squadra che prima falliva gli appuntamenti importanti, oggi ha dominato senza lasciare uno spiraglio alle avversarie per rientrare. Spezzata la maledizione: il primo oro della storia nella pallavolo femminile equivale anche al dodicesimo conquistato ai Giochi parigini.
Italia da record: eguagliato (e superato) il primato di Tokyo
A Tokyo fu record di medaglie per l’Italia: quaranta. E già eguagliare il primato ottenuto tre anni fa sarebbe stato un risultato eccellente. Invece, la spedizione azzurra è andata oltre. A Parigi si è vista l’Italia più bella di sempre. E diciamo la verità: c’è anche un pizzico rammarico su ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Perché la malasorte si è accanito sul povero Tamberi, ad esempio. Perché qualche torto arbitrale di troppo ha negato possibili podi. E perché si è stra-vinta la classifica delle medaglie di legno, addirittura 25. Fa nulla. L’Italia ha dimostrato di avere un movimento molto più profondo rispetto al passato, quando faceva scorpacciate di medaglie soprattutto nella scherma e nel nuoto.
L’Italia può ancora vincere la medaglia numero 41?
Purtroppo no. Letizia Paternoster non è riuscita a centra il podio nell’Omnium femminile al velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines. Ed è andata male anche ad Elena Micheli nel pentathlon moderno. L’azzurra si è infatti dovuta accontentare del quinto posto, mentre Alice Sotero ha chiuso al tredicesimo posto. La ciliegina sulla torta per mettere la freccia su Tokyo non è arrivata, ma ciò non scalfisce lo straordinario percorso compiuto dalla truppa italiana ai piedi della Torre Eiffel. Il bilancio finale è di 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi.
Parigi 2024, dal tennis alla ginnastica artistica: i trionfi
L’Italia ha compiuto miracoli sportivi di cui si parlerà per anni. Come l’oro nel doppio femminile di tennis centrato da Errani e Paolini (ma anche il bronzo di Musetti è stato mica da poco) o quello di Alice D’Amato nella trave (ginnastica artistica), dove in gara c’era una certa Simon Biles. E, ancora, l’exploit di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini nell’americana del ciclismo su pista, i primi posti di Nicolò Martinenghi nei 100m rana e Thomas Ceccon nei 100m dorso, il favoloso trionfo nella spada a squadre femminile (Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria) che ha riscattato un bottino deludente nella scherma. Ruggero Tita e Caterina Banti si sono confermati al top nel Nacra 17 misto (vela), Giovanni De Gennaro ha fatto sognare nel K1 (canoa slalom) così come Marta Maggetti nell’iQFOil (vela), Alice Bellandi nel judo (con tanto di show a sorpresa di Al Bano sul tatami) e Diana Bacosi e Gabriele Rossetti nello skeet a squadre miste. Infine, l’Italia femminile di pallavolo. Semplicemente immensi.