A sorpresa Djokovic si è cancellato dall’entry list dell’ultimo Masters 1000 stagionale in programma a Parigi-Bercy, mettendo a rischio la sua presenza alle ATP Finals e in top-10 nel ranking
Niente ultimo Masters 1000 stagionale per Novak Djokovic, che rinuncia alla possibilità di difendere i 1000 punti conquistati l’anno scorso contro Grigor Dimitrov a Parigi-Bercy. Un forfait che rischia di costare caro a Nole, che potrebbe non strappare il pass per le Nitto ATP Finals e uscire dalla top-10 per la prima volta dal 2017, anno del grave infortunio al gomito.
Djokovic rinuncia al Masters 1000 di Parigi-Bercy
Jannik Sinner avrà un contendente in meno per l’ultimo Masters 1000 stagionale. Novak Djokovic si è infatti cancellato dall’entry list di Parigi-Bercy, torneo di cui è campione in carica – e recordman di trionfi con sette successi in carriera – in virtù del successo dell’anno passato su Grigor Dimitrov. A riferire la notizia è stato il canale televisivo Sportklub.
Nitto ATP Finals a rischio
Con la rinuncia a Parigi-Bercy, Djokovic rischia di venire escluso dalle ATP Finals per la prima volta dal 2017, quando a impedirgli di prendere parte al torneo dei maestri fu un infortunio al gomito. Con 3910 punti, attualmente Nole si trova in sesta posizione nella Race per Torino. Probabile a questo punto un sorpasso ai suoi danni da parte di Casper Ruud (settimo con 3845), che – oltre a disputare il Masters 1000 nella capitale transalpina – questa settimana è impegnato nell’ATP 500 di Basilea.
Nella città elvetica è presente anche Andrey Rublev, che al momento occupa l’ultimo slot valido per la qualificazione al torneo di fine anno con 3620 punti, solo 290 in meno di Nole. Ma più che al norvegese e al russo, Djokovic deve guardarsi da Alex de Minaur, che con 3355 punti è il primo degli esclusi ed è impegnato all’ATP 500 di Vienna questa settimana.
Nonostante le ATP Finals non siano un obiettivo di Djokovic in questa stagione – ad ammetterlo è stato lui stesso -, è probabile comunque che alla fine Nole a Torino ci arrivi, visto che in passato i 3910 punti sono praticamente sempre risultati sufficienti a qualificarsi al torneo dei maestri e che venire superato da ben tre giocatori quando rimangono così pochi tornei è un’eventualità difficile da immaginare.
Anche la top-10 potrebbe scricchiolare
In caso però non dovesse davvero partecipare alle ATP Finals e quindi perdere i 1300 punti del successo della passata stagione, l’anno prossimo Djokovic rischierebbe anche l’uscita dalla top-10 (anche questo un evento che non si verifica dal 2017).
Senza i 2300 punti di Parigi e Torino, Nole infatti si ritroverebbe con i soli 3910 della race, il che lo porterebbe a non essere tra le prime quattro teste di serie al prossimo Australian Open, con la conseguenza che nell’Happy Slam potrebbe affrontare già ai quarti uno tra Sinner e Alcaraz, che – se come avvenuto quasi sempre nel recente passato – dovessero batterlo, gli causerebbero un’altra perdita di 400 punti, che lo farebbe scivolare a 3510, punteggio che – per esempio – al momento lo relegherebbe all’undicesimo posto.