Emozioni forti per Jannik e i suoi genitori a Torino, nella serata del riconoscimento dell’ATP per il primo posto in classifica a fine 2024: mentre lo statunitense fa lo spaccone.
Serata di grandi emozioni per Jannik Sinner e la sua famiglia a Torino. Il rosso di San Candido è sceso in campo anche nella giornata di riposo tra il primo e il secondo round della fase a gironi delle ATP Finals, non per giocare però: per ricevere il premio che l’ATP aveva preparato per lui. Una leggenda del tennis, Boris Becker, e il presidente dell’associazione tennistica internazionale, Andrea Gaudenzi, hanno celebrato il primo posto in classifica per Jannik fino a fine 2024. E in tribuna c’è chi ha pianto.
Jannik premiato, l’emozione di Siglinde e Hanspeter Sinner
Mamma Siglinde, pizzicata dalle telecamere, è scoppiata in lacrime al momento della premiazione del figlio. Accanto a lei, visibilmente emozionato a sua volta, papà Hanspeter. “Ho appena sentito che mia madre stava piangendo, che è una cosa molto carina. Solo loro sanno quanti sacrifici abbiamo fatto come famiglia dai miei primi anni, da quando ne avevo 13″, ha sottolineato Jannik. “Non avremmo mai pensato di avere questo, sembrava solo un sogno. Lentamente cerchi di migliorare come giocatore e come persona, questo forse è il trofeo più speciale che ho”.
Sinner, le parole su Torino e sul numero 1 della classifica ATP
Sinner ha ringraziato anche i campioni che gli hanno inviato un messaggio: “Quello dei numeri 1 è un club molto molto esclusivo, ce ne sono solo 29. Finire l’anno da numero 1 è un altro feeling. La cosa più importante è tenersi le persone intorno con cui ti senti molto bene, sono stato tanto fortunato in questo”. Quindi su Torino: “Non c’è posto più bello per festeggiare questo trofeo. Torino è sempre stata una città speciale per me, qui ho esordito in Davis e poi ho giocato un paio di volte, quest’anno è la terza. Festeggiare qui con è molto speciale. Grazie”.
ATP Finals, Fritz non si commuove: “So come battere Jannik”
Chi non si è commosso affatto è Taylor Fritz, che anzi ha lanciato il guanto della sfida: “La lezione mi è servita, so come battere Jannik”, ha avvisato il finalista – perdente – degli ultimi US Open. “Sono emozionato di giocare di nuovo contro Jannik, rispetto a quella finale ho fatto dei progressi”, ha assicurato. “Ho giocato contro Alcaraz la settimana successiva alla Laver Cup e subito dopo contro Djokovic a Shanghai. Da quelle tre partite ho imparato molto su ciò di cui avevo bisogno per migliorare. Penso di aver fatto un buon lavoro”. La curiosità? Disse più o meno le stesse cose prima dell’ultimo atto di Flushing Meadows. E perse in tre set.