L’analisi della 4a di LBA. Con Trento che resta l’unica a punteggio pieno, fa rumore la trattativa che vede Milano pronta a strappare Nico Mannion a Varese. Napoli, crisi continua.
La bomba del fine settimana arriva fuori dal palazzetto, ma è di quelle che un po’ di rumore lo fanno: Nico Mannion promesso sposo di Milano, non a fine stagione (come sarebbe anche facile prevedere), bensì dopo nemmeno un mese di campionato. Il motivo? L’Olimpia ha un mare di problemi in cabina di regia, che il ko contro lo Zalgiris in Eurolega (da +27 con 14’ da giocare!) ha debitamente evidenziato.
E allora ecco la soluzione pensata dalla dirigenza meneghina: bussare alla porta della vicina Varese e portare al Forum quel Red Mamba che ha cominciato la stagione a marce decisamente ingranate, viaggiando a 26.7 punti e 5.7 assist di media a partita. Che pure non sono serviti all’Openjobmetis per evitare 4 ko su 4 gare disputate.
Mannion, le ragioni di un matrimonio che s’ha da fare
Perché Mannion dovrebbe accettare l’offerta dell’Olimpia? Perché in un amen si ritroverebbe a giocare in Eurolega (dove ha sempre detto di voler tornare) e per qualcosa di più di una salvezza da arpionare con le unghie e con i denti. Di più: perché Milano ha un bisogno disperato di mettere un po’ di ordine nelle sue rotazioni e di trovare un play affidabile, per giunta con esperienza come l’italo-americano (e il fatto che sia appunto italiano aiuta, perché in LBA ne devono andare almeno 6 in lista).
Insomma, sulla carta difficile pensare che il matrimonio non s’abbia da fare: Varese ha respinto una prima proposta, poi ha fatto capire di essere disposta a trattare, sulla base però di qualcosa da ottenere in cambio per potenziare un roster che al di là di Mannion ha fatto una fatica immane a ingranare in questo primo scorcio di stagione.
Intanto l’Olimpia a Scafati ha vinto quasi in volata, con i 22 punti di Brooks e i 13 di Dimitrijevic buoni per mascherare la serataccia di Mirotic (insolitamente fermatosi a 4) e di McCormack, schierato play (4 punti anche per lui). Aspettando Nico, atteso alla stregua del salvatore della patria.
Trento, l’ultima imbattuta: passa anche a Treviso
Il rinvio della sfida tra Virtus e Tortona ha consentito a Trento di restare solitaria in vetta a punteggio pieno. La Dolomiti Energia ha dettato legge anche a Treviso grazie ai 19 punti di Anthony Lamb e i 18 punti di Jordan Ford, ma soprattutto grazie al dominio totale sotto canestro, con 44 rimbalzi contro i 21 tirati giù dalla NutriBullet (praticamente più che doppiata).
E qui è entrato in gioco anche Quinn Ellis, perfetto equilibratore del gioco dell’Aquila, che ha chiuso con 8 rimbalzi ma soprattutto con una leadership che anche nei momenti più delicati, con Treviso tornata spesso a un passo dal solo possesso di distanza, ha saputo rispedire avanti la capolista. Attesa ora dalla trasferta di Sassari, altro banco di prova importante per dimostrare a se stessa che lassù ci può stare, e che non è un caso se la partenza sia stata così convincente e confortante.
Napoli, è crisi vera: anche Milicic rischia il posto
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla crisi del Napoli, crisi che potrebbe sfociare a breve con l’esonero di Igor Milicic. In pochi mesi la società partenopea è passata dall’alzare la Coppa Italia a vedere letteralmente le streghe, con la striscia di 4 ko. consecutivi che l’ha relegata a fondo classifica.
Sotto la lente non c’è finito soltanto il tecnico croato, artefice del miracolo della passata stagione, ma anche una buona fetta di giocatori: Jordan Hall è stato già rispedito a casa, Dario Dreznjak potrebbe essersi “salvato” grazie alla prova tutto sommato accettabile di sabato nel ko contro Cremona (13 punti con 5/8 dal campo), Deane Williams è destinato a essere sacrificato di fronte a una buona opportunità. Il nome che si sente ripetere con insistenza è quello di Deshaun Thomas, che l’Olimpia potrebbe rilasciare senza troppi rimpianti, ma c’è ancora distanza.
Il presidente Federico Grassi, dopo essersi scusato con i tifosi via social, ha detto di aver stanziato un extra budget per rinforzare l’organico. Il tempo però scorre e il calendario non è amico. Milano (fuori), Venezia e poi Trapani (fuori) le prossime tre tappe.