L’ultima idea della Figc: naturalizzare il gioiellino del Lione Cherki che ha origini italiani. Dove potrebbe giocare il classe 2003 e perché sarebbe molto utile a Spalletti
Un nuovo oriundo per l’Italia. Dopo Retegui, intuizione di Mancini che si è rivelata decisamente vincente nonostante i mugugni iniziali, la Figc sta pensando di naturalizzare la stellina del Lione Rayan Cherki. Il trequartista francese con cittadinanza algerina potrebbe tornare molto utile a Spalletti, proprio in appoggio alla punta dell’Atalanta.
Perché Cherki potrebbe giocare con l’Italia
Il classe 2003, nato a Lione, ha il doppio passaporto francese e algerino, ma potrebbe vestirsi d’azzurro grazie alla sua nonna paterna, che è originaria di Bari. Cherki, tra i prospetti più interessanti del panorama europeo, sarebbe inoltre convocabile perché finora non ha mai debuttato nella nazionale maggiore della Francia guidata dall’ex Juve Deschamps.
Colonna dell’Under 21 dei blues, con cui è andato 11 volte a bersaglio in 20 presenze (ha segnato anche all’Italia U21 nella recente amichevole terminata 2-2, ndr), il giovane Rayan fa gola alla Figc, che, secondo quanto riferito da RMC Sport, sta provando a sferrare l’assalto decisivo. Già, la Federazione è in pressing con l’entourage e la famiglia del calciatore, corteggiatissimo anche dall’Algeria, affinché decida di indossare l’azzurro dell’Italia. Sì, a volte il mercato sconfina e tocca pure le nazionali.
Chi è Cherki, talento che farebbe comodo a Spalletti
Ventuno anni e tutta la trafila nelle selezioni giovanili della Francia. Nonostante l’età, con l’Olympique Lione ha già collezionato più di 100 presenze, di cui 11 in questa stagione tra Ligue 1 ed Europa League impreziosite da due gol e tre assist. Talento versatile, Rayan, che può giocare su ogni fronte della trequarti. A destra, a sinistra, ma soprattutto al centro, dove farebbe estremamente comodo a Spalletti.
Perché è proprio lì che il ct azzurro non è ancora riuscito a trovare la pedina perfetta per completare lo scacchiere del suo nuovo 3-5-1-1. In quella posizione si sono alternati Pellegrini e Raspadori, prima del rientrante Barella, che nell’Inter gioca sulla mediana. Cherki potrebbe rivelarsi la ciliegina sulla torta per un tandem offensivo con Retegui tutto composto da oriundi.
C’è l’Italia nel futuro del gioiellino del Lione?
Non solo a livello di nazionale, ma anche di club. Di recente, infatti, Juventus e Lazio si sono interessati al giocatore, che ha qualità da vendere e anche una spiccata personalità. Il suo futuro è lontano da Lione, dal momento che il club è stato condannato alla retrocessione dalla giustizia francese se non dovesse riuscire a sanare il buco di 500 milioni nel bilancio.
Una mission impossible, insomma. Che scatenerà un’asta per Charki, legato all’OL da un contratto in scadenza nel 2026. Chissà che i club italiani non tornino alla carica per sfruttare l’occasione. Di pari passo con la Figc. Per una nuova vita tutta tinta d’azzurro.