Colpo sfiorato dagli ospiti al San Vito-Marulla, partita condizionata dal rosso diretto per il difensore dei padroni di casa al 21′ ma quante emozioni
Succede di tutto e il contrario di tutto in Cosenza-Catanzaro, derby calabrese valido per la diciannovesima e ultima giornata di andata di Serie B: alla fine è 1-1 ma quante emozioni. Partita sconsigliata ai deboli di cuore al San Vito-Marulla, inevitabilmente condizionata dall’espulsione al 21′ di Caporale: rosso diretto per un braccio largo su Pittarello, episodio che ha fatto e farà discutere.
Palo di Bonini, Micai determinante su Compagnon: in un match vietato per la tifoseria catanzarese, dopo le tensioni registrate nella scorsa stagione, il gol del pareggio di Ciervo su rigore è arrivato al sedicesimo minuto di recupero del secondo tempo. Il risultato era stato sbloccato da Pompetti all’80’. Sul finire della sfida gol annullato a Kouan per tocco di braccio e altro palo, colpito da Zilli. Sul gong tocco di braccio di Scognamillo e urlo di gioia liberatorio per gli uomini di Alvini.
Il Catanzaro continua a veleggiare in zona playoff, issandosi a quota 25 punti. Il Cosenza (quattro punti di penalizzazione) aggancia il Suditirol al penultimo posto, a quota 16.
Cosenza-Catanzaro, la chiave della partita
Traversa di Kourfalidis, espulsione di Caporale: le porte girevoli di Cosenza-Catanzaro sono entrate in azione nel giro di un minuto, a cavallo tra il ventesimo e il ventunesimo. Il centrocampista greco ha potato il Cosenza a un passo dal vantaggio sbagliando un calcio di rigore in movimento su assist di Rizzo Pinna, sul ribaltamento di fronte Aureliano ha mostrato il rosso diretto a Caporale per un braccio allargato su Pittarello, lanciato sì verso la rete, ma in posizione decisamente defilata. Alvini ha protestato, il piano gara è saltato: è l’episodio che ha cambiato l’inerzia del derby, deciso dalle reti di Pompetti e Ciervo su rigore.
Tutte le emozioni di Cosenza-Catanzaro
Cosenza, top e flop
- Micai 7: Provvidenziale su Bonini e Compagnon. Tiene in piedi il Cosenza ridotto in inferiorità numerica. Non può nulla su Pompetti.
- Ciervo 7: Glaciale dagli undici metri al sedicesimo minuto di recupero del secondo tempo. Fa esplodere di gioia il San Vito-Marulla.
- Ricciardi 6.5: Propositivo finché perdura la parità numerica. Prende la linea di fondo appena ne ha l’opportunità provando a servire a rimorchio i compagni di squadra. Nella ripresa è bravo a lasciare palla a Kouan in contropiede: il compagno di squadra sciupa incredibilmente a tu per tu con Pigliacelli. Oltre il novantesimo a un passo dall’1-1: Pigliacelli lo ferma con una gran parata.
- Rizzo Pinna 6: Perfetto il pallone arretrato servito a Kourfalidis al 20′: rigore in movimento fallito dal centrocampista greco, che quasi butta giù la traversa. Mai banale nelle sortite offensive. Ci mette grinta e personalità.
- Caporale 5.5: Non è impeccabile nel prendere posizione nel duello in velocità con Pittarello sul quale allarga il braccio rimediando un’espulsione eccessivamente severe, che farà a lungo discutere. Lascia il campo tra gli applausi dei suoi tifosi.
- Charlys 5.5: Tanta corsa, pecca di irruenza in alcuni frangenti risultando troppo falloso.
- Kourfalidis 5: Si divora un gol incredibile: la potenza è nulla, senza controllo, recitava una vecchia pubblicità. Dal possibile vantaggio, il Cosenza si ritrova in dieci uomini.
- Kouan 5: Sciupa in contropiede, il Cosenza paga a caro prezzo. Nel finale rimedia firmando il gol del pari: annullato dopo un on-field review per fallo di mano.
Catanzaro, top e flop
- Pompetti 7: La mossa vincente di Caserta. Conclusione chirurgica, che non lascia scampo a Micai.
- Bonini 6.5: Sfiora il gol con un colpo di testa che s’infrange sul palo. Tiene costantemente in apprensione la difesa del Cosenza.
- Compagnon 6.5: Un’autentica spina nel fianco della difesa del Cosenza. Quando per il Catanzaro si aprono spazi da sfruttare grazie alla superiorità numerica, la palla spesso transita tra i suoi piedi educati dai quali nascono giocate mai banali.
- Pontisso 6: Traiettorie velenose, un fattore sugli sviluppi di palle inattive.
- Pittarello 6: Fa valere il fisico nel duello con Caporale, causandone l’espulsione. Bene anche nel lavoro di sponda per allargare il gioco sulle fasce.
- Scognamillo 5.5: Tocco di braccio galeotto, il Cosenza pareggia all’ultimo respiro.
- Buso 5: Fatica a entrare in partita. Non s’accende.
- Iemmello 5: Acerrimo nemico sportivo dei cosentini, il capitano delle aquile non riesce a incidere. Osservato speciale della difesa di Alvini, ben imbrigliato. Non incide.
Cosenza-Catanzaro, la pagella dell’arbitro Aureliano
Cosenza-Catanzaro è stata diretta dall’arbitro Aureliano della sezione di Bologna. Ad assisterlo Scatragli e Galimberti. Quarto ufficiale Angelillo. Al VAR Paterna affiancato da Muto. Lascia più di un dubbio l’espulsione di Caporale per un braccio largo su Pittarello: perfino un giallo avrebbe lasciato qualche perplessità, figurarsi un cartellino rosso. La partita rischia di sfuggirgli di mano. Rivedibile l’interpretazione di alcune situazioni di gioco: tanti fischi, non tutti convincono. Nel finale annulla un gol a Kouan per fallo di mano ed espelle il direttore sportivo Delvecchio. Concede il rigore al Cosenza all’ultimo respiro: decisione giusta. Direzione di gara caotica e con più di una sbavatura. Voto 5.
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