L’ex attaccante della Lazio critica il dirigente svedese e difende le nuove idee di Paulo Fonseca, poi mette nel mirino uno dei senatori
Il Milan torna a vincere ma all’interno dello spogliatoio di Fonseca è ancora caos totale. L’ex calciatore della Lazio, Paolo Di Canio, ha espresso la sua opinione su alcuni aspetti dolenti che sta vivendo il Milan, durante il programma ‘Il Club’ di Sky Sport. Dalla folle leadership, tanto discussa, di Zlatan Ibrahimovic ai continui disastri combinati da Rafael Leao.
Milan, Ibrahimovic e la leadership assente
Dalle continue vacanze a Miami alle questioni ‘risolte’ a distanza con un semplice sms con il Milan in piena crisi. Secondo Di Canio, Ibrahimovic, considerato “il boss” nello spogliatoio, non sta trasmettendo i valori di leadership che in passato lo hanno sempre caratterizzato:
“Ibrahimovic è il boss ma non sta intervenendo per niente: non mi sembra che stia attecchendo a livello di trasmissione di valori, anche per come lui li ha sempre trasmessi quando era in campo con loro”.
Leao e la critica velata al tecnico
Di Canio ha poi puntato il dito contro l’atteggiamento di Rafael Leao, colpevole di aver fatto un’intervista in cui avrebbe indirettamente criticato il proprio allenatore:
“Tornare dalla Nazionale e fare un’intervista in cui colpisci l’allenatore vuol dire proprio non capire l’importanza dell’ambiente e della squadra. Si deve mettere in riga”.
L’ex attaccante ha poi spiegato come Fonseca abbia provato a cambiare il Milan: “Ha cercato di fare l’allenatore e più degli altri ha provato a portarlo a fare di più, forse ha avuto la presunzione di volerlo cambiare, dopo Roma gli ha dato la fascia per responsabilizzarlo…”
I nuovi giocatori trainano il Milan
Un altro punto centrale del discorso è il contributo fondamentale dei nuovi giocatori, che secondo Di Canio stanno trascinando la squadra: “Fonseca ha fatto delle scelte e se l’è rischiata. Poi quando dai possibilità agli altri te li attiri dalla tua parte, almeno come atteggiamento. Fonseca si deve basare su questi nuovi: Morata, Fofana… poi qualcuno deve intervenire”
L’ex calciatore ha poi criticato i ‘vecchi’ del gruppo Milan che non stanno aiutando l’allenatore: “Invece che essere i vecchi ad aiutare i nuovi nell’inserimento, sono i nuovi che stanno tirando il gruppo e danno l’esempio”.