La prova di Sacchi allo Stadium nell’anticipo di A analizzata ai raggi X da Luca Marelli, il fischietto marchigiano ha estratto sette cartellini
Quella passata per Juan Luca Sacchi, la scelta di Rocchi per Juventus-Lazio, è stata una stagione ricca di soddisfazioni, dall’esordio di De Rossi sulla panchina della Roma a Inter-Lazio. L’arbitro di Macerata, 40 anni a ottobre, ha diretto 16 partite in Serie A, 4 in B e due in Coppa Italia (Lazio-Genoa agli Ottavi e Juve-Frosinone ai Quarti). In carriera conta 57 presenze nella massima serie italiana e una media di 3.9 cartellini gialli assegnati a partita. Oltre 250 apparizioni ufficiali in tutte le competizioni. In stagione ha debuttato maluccio in Parma-Milan per poi migliorare in Atalanta-Fiorentina e deludere ancora in Udinese-Inter ma come se l’è cavata allo Stadium il fischietto marchigiano?
I precedenti di Sacchi con Juventus e Lazio
Cinque erano i precedenti tra la Lazio e il fischietto di Macerata che vedevano un bilancio nettamente positivo per i biancocelesti: quattro vittorie ed un pareggio. Cinque gli incroci anche con i bianconeri (3 vittorie, 1 pari e 1 ko).
L’arbitro ha ammonito sei giocatori e ne ha espulso uno
Coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Tegoni con IV uomo Tremolada, Di Paolo al Var e Guida all’Avar, l’arbitro ha ammonito sei giocatori e ne ha espulso uno. Ammoniti: Locatelli (J), Savona (J), Fagioli (J), Douglas Luiz (J), Vecino (L), Pedro (L). Espulsi: Romagnoli (L)
Juventus-Lazio, i casi da moviola
Questi i principali episodi dubbi. Al 17′ Rovella finisce a terra dopo un duro intervento di Thuram. L’arbitro dà la punizione, non il cartellino giallo. Al 18′ gli animi si scaldano dopo l’intervento di Kalulu su Isaksen, che stava ricevendo la palla. Ancora nessuna ammonizione. Al 22′ Romagnoli interviene su Kalulu fuori area. L’arbitro fa proseguire, poi viene richiamato all’on field review dal Var ed espelle il difensore della Lazio. Al 45′ 45′ Isaksen finisce a terra dopo l’intervento di Locatelli, anche qui l’arbitro non estrae il cartellino giallo. Al 46′ il primo ammonito: è Locatelli, autore di una gomitata al volto di Castellanos.
Al 50′ ammonizione per Savona, che ferma in modo irregolare la progressione di Nuno Tavares. Al 60′ trattenuta di Fagioli su Zaccagni e cartellino giallo anche per il neo-entrato bianconero. All’83’ Douglas Luiz colpisce in area Patric con un pugno alla schiena: lo spagnolo finisce a terra. Né l’arbitro in campo né il VAR intervengono. Lo stesso centrocampista brasiliano, qualche minuto dopo, entra durissimo su Rovella con piede a martello. Niente on field review nemmeno in questo caso.
Solo al 90′ viene ammonito Douglas Luiz per un pestone a Castrovilli. Al 94′ giallo a Vecino per fallo a metà campo su Fagioli. Al 95′ ammonito Pedro per fallo da dietro su Cabal. Dopo 5′ di recupero Juventus-Lazio finisce 1-0.
Per Marelli il Var doveva intervenire
A fare chiarezza è l’esperto di Dazn, Luca Marelli, che parte dal rosso a Romagnoli: «Il contatto è fuori dall’area di rigore. Per l’espulsione poi tutto dipende dal fatto se ha toccato o meno la palla». Quindi si sofferma sulla mancata espulsione di Douglas Luiz e dice: “Il colpo di Douglas Luiz è a pallone lontano, Sacchi non vede assolutamente nulla. Questo non è un colpo particolarmente violento, ma è gratuito e non c’entra niente con il gioco del calcio. Sarebbe stato meglio un intervento del VAR per un cartellino rosso al centrocampista. In sala VAR non hanno richiamato Sacchi perché si trattava di un comportamento antisportivo che richiede solamente il cartellino giallo e il VAR non può richiamare l’arbitro in questo caso. Per questo Douglas Luiz non è stato nemmeno ammonito, perché Sacchi non ha visto il colpo”.
Sul fallo su Rovella poi spiega: “Sacchi ha concesso il vantaggio e poi ha ammonito Douglas Luiz. È corretto il giallo e non il rosso perché il piede del brasiliano scivola sulla gamba di Rovella, non è un colpo secco sulla caviglia. Ma sarebbe stato doppio giallo per il centrocampista della Juventus”.