Il meraviglioso Brescia di Corioni e Mazzone, simbolo d’un calcio romantico che non c’è più, rivive grazie all’incontro a cena tra tre campioni
Metti Roberto Baggio e Pep Guardiola insieme a cena. A Brescia. Ai due aggiungi anche Luca Toni ed ecco che il cocktail che dà vita all’operazione nostalgia è servito. L’incontro (atteso e per troppo tempo posticipato) tra le stelle che hanno scritto la storia delle rondinelle illumina all’improvviso la notte della provincia lombarda. Nel segno del ricordo di Carletto Mazzone e Gino Corioni.
Baggio e Guardiola di nuovo insieme dopo Fazio
A ‘Che Tempo Che Fa’, nel salotto di Fabio Fazio, è andato in scena il primo incontro a distanza tra il Divin Codino e Pep, che hanno intrapreso due percorsi di vita completamente diversi dopo l’esperienza straordinaria condivisa a Brescia e una volta appesi gli scarpini al chioso.
Già in tv si erano ripromessi di rivedersi (finalmente) dal vivo. Detto, fatto. E quale location migliore di Brescia, dove sono state scritte tra le ultime pagine d’un calcio romantico sfiorito con lo scorrere del tempo.
‘Stessa storia, stesso posto, stesso bar’: la cena
Anzi, stesso ristorante: il Laboratorio Lanzani. Proprio come agli inizi degli anni 2000. Proprio come se da allora il tempo non fosse mai passato. È lì, sempre lì, che Baggio e Guardiola si sono riabbracciati in compagnia del campione del mondo Luca Toni e dell’airone Andrea Caracciolo, che ha raggiunto in un secondo momento la comitiva composta anche dal manager di Roby, Vittorio Petrone, e dal team manager del Brescia, Edoardo Piovani.
I dettagli dell’incontro sono stati raccontati dal Giornale di Brescia: il tecnico del Manchester City, dopo due giorni a base di pasta, ha optato per una cena light a base di pesce al vapore; guancialino di vitello e costatina bbq per l’ex 10 del Brescia. Ad accompagnare il tutto Franciacorta e Krug 171, prima del sorbetto finale.
Lacrime, brividi e il ricordo di Mazzone e Corioni
Non poteva non essere una serata nostalgica, caratterizzata da un’infinità di dolci e toccanti ricordi ma anche divertenti aneddoti. Due triplete dopo, un pezzo di cuore di Guardiola è rimasto ancorato a Brescia, cui è tuttora legatissimo. E che dire di Baggio: la sua last dance al Rigamonti è stata da sogno.
Sempre capace di tradurre in poesia ogni giocata nonostante “un ginocchio che sembrava una lavatrice”, come detto da Pep in tv. Con addosso le felpe recanti il logo de ‘La chiquita’, la casa argentina di Roby, il tridente da sogno Guardiola-Baggio-Toni ha omaggiato Gino Corioni con un brindisi e reso onore alla memoria di Mazzone, ovvero i due veri artefici del miracolo Brescia.