Inizia bene per la Ferrari il fine settimana del GP degli Stati Uniti. Sulla pista di Austin Carlos Sainz conquista il miglior tempo nelle prime prove libere, seguito da Charles Leclerc. Ma Verstappen e Norris non mollano la presa
È iniziato ufficialmente non solo il weekend del GP degli Stati Uniti di scena sul probante circuito di Austin, ma la volata finale della stagione 2024 di F1 con gli ultimi sei appuntamenti concentrati in otto settimane da qui agli inizi di dicembre. Questa sera (ora italiana, mattina oltreoceano) si è tenuta la prima sessione di prove libere, molto importante giacché questo GP contempla la Sprint Race e quindi un programma di FP concentrato in un unico turno per provare i vari assetti ed eventuali novità delle monoposto.
E le Ferrari partono subito col piede giusto conquistando i primi due migliori tempi, ad appannaggio di Carlos Sainz e a seguire (con un ritardo di 21 millesimi) Charles Leclerc. Resta sempre aperta la tenzone con le più dirette rivali, visto che Max Verstappen, dopo aver svettato anche lui, è terzo a due decimi dalla vetta mentre Lando Norris è quarto, pagando 31 millesimi dal rivale di Red Bull.
GP Austin, prove libere: Leclerc parte in testa, ma Verstappen su soft si prende la leadership
L’avvio di sessione ha visto primeggiare Leclerc, che ha terminato il proprio giro in 1:36.724 con le gomme hard (che con le medie sono state la scelta intrapresa dai piloti nella prima fase delle FP1), seguito però da Verstappen a 9 decimi. Va ricordato che la RB20 si presenta ad Austin con diversi aggiornamenti in modo da poter risalire la china in questo crepuscolo di Mondiale, mentre Red Bull si è trovata al centro delle polemiche per il dispositivo regolabile del T-Tray, su cui alligna il sospetto di averlo azionato nei precedenti appuntamenti in regime di parco chiuso per modificare il fondo. La scuderia ha negato ogni accusa, pur ammettendo la presenza del particolare dispositivo.
La sessione però è stata caratterizzata da una serie di bandiere gialle per altrettanti testacoda: ad aprire le danze Pierre Gasly, a seguire Lewis Hamilton in una curva veloce (rimediando qualche danno alle gomme e al fondo) e poi il compagno di squadra in Mercedes George Russell. C’è da dire, per la cronaca, che qualche settore del circuito ha subito per l’occasione un lavoro di riasfaltatura.
Giunti a metà sessione, Verstappen ha dato una (metaforica) sterzata con le soft conquistando il miglior tempo con un giro da 1:33.855. Migliora anche il compagno di squadra Sergio Perez, che sempre con le soft scala di posizioni sino a trovarsi secondo, scalzando nel contempo Sainz. Gli altri diretti rivali, ovvero McLaren (con la MCL38 dotata di diversi aggiornamenti all’anteriore e al posteriore), Mercedes e Ferrari hanno proseguito i giri test con le hard usate, in particolare con il pieno di carburante.
Sainz vola al primo posto con le soft, Leclerc a ruota
Sul finale della sessione le soft spingono anche Sainz verso la vetta dei migliori tempi, chiudendo a 1:33.602, ovvero due decimi meglio rispetto a Verstappen. Più sfortunato Leclerc, costretto a rinunciare a due tentativi di giri veloce dopo una sbavatura commessa e successivamente il regime di Virtual Safety Car causato da un errore di Oscar Piastri in pitlane. Alla fine però il monegasco riesce a centrare il secondo posto (anche lui con le soft). A seguire Verstappen e Norris, il quale paga però un lungo in curva 12.
La classifica così si definisce, con a seguire Piastri quinto, Hamilton sesto, Russell settimo, Kevin Magnussen ottavo, Fernando Alonso nono e, a chiusura della top ten, Yuki Tsunoda.
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