Dal risultato delle qualifiche emergono tre grandi temi tecnici e un’unica certezza: sarà battaglia
Le qualifiche del GP del Belgio hanno messo in risalto come le prestazioni delle monoposto inseguitrici della Red Bull di Verstappen siano estremamente allineate. In pratica i distacchi dalla seconda posizione in poi si sono dimostrati ridotti con differenze che oscillavano dal decimo di secondo a pochi centesimi.
Nuova strategia redbull
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È emerso come Red Bull abbia dottato un assetto decisamente carico per ottimizzare la performance in qualifica con un incremento del grip nei curvoni veloci e con aria libera. Ciò, implicherà sicuramente che domani il team di Milton Keynes scelga una strategia di gara, totalmente diversa da quella dei rivali. Eventualmente quella di percorrere uno stint molto lungo per poter beneficiare delle performance della vettura non in lotta ravvicinata.
crollo mclaren
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Colpisce la debacle della McLaren, che trova una difficile spiegazione rispetto alla performance eccellente mostrata ieri. L’ipotesi più plausibile, però, pare quella di una qualifica sacrificata sull’altare del mantenimento delle regolazioni per pista asciutta – che venerdì avevano funzionato perfettamente – attesa per domenica. In sostanza il team di Woking, avrebbe, nei fatti, attuato una scelta diametralmente opposta a quella operata dai tecnici Red Bull. Non modificando né il livello di carico né le altezze da terra della MCL38. Con questo assetto la vettura è diventata decisamente poco precisa nei curvoni, perdendo terreno soprattutto nei due settori più guidati del tracciato belga. Da nostre fonti e secondo precise valutazioni sul comportamento dinamico delle monoposto di Piastri e Norris, è parso evidente che il livello di carico prodotto nelle condizioni di pioggia sottile odierne, fosse decisamente inferiore non solo a quello di entrambe le Red Bull, ma parzialmente anche rispetto ai diretti rivali rappresentati dalla Ferrari e dalla Mercedes. Difficile fare altre ipotesi sul appannamento prestazionale delle vetture di Woking che se non fosse dovuto ad una precisa scelta di assetto, potrebbe costituire un ostacolo alle possibilità di recupero in classifica rispetto a Verstappen, nonostante la penalità che Max sconterà in griglia.
mercedes al passo
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Mercedes, invece, è parsa al pari della Ferrari, parzialmente avvantaggiata dalle condizioni di scarso grip della pista in qualifica, mostrando una performance decisamente migliore rispetto a quanto visto nelle sessioni disputate in condizioni asciutte.
lotta serrata
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Pare corretto sostenere che la gerarchia prestazionale emersa dalle qualifiche si sia modificata solo per la McLaren rispetto a venerdì. In qualifica è stata terza forza mentre sono rimasti invariati i relativi gap tra i team rivali. In sostanza, è indubbio che anche in qualifica la Ferrari abbia mostrato di esser e su questa pista decisamente più bilanciata della Mercedes W15, nonostante il team di Brackley abbia introdotto un ampio pacchetto evolutivo. Le performance complessive, per contro, come detto in esordio, mostrano una decisa convergenza prestazionale, che in ottica gara, potrebbe costituire la condizione per un GP combattuto soprattutto a livello di precisa esecuzione da parte delle rispettive squadre. In sostanza se la Red Bull – soprattutto con Verstappen – è presumibile possa interpretare il ruolo di battitore libero, è altrettanto probabile che Ferrari, McLaren e Mercedes, sulla base dell’esito delle qualifiche, si marcheranno in modo stretto al netto, ovviamente, del rendimento dinamico e aerodinamico delle rispettive monoposto su pista asciutta.
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