La discesa al n°3 Atp di Alcaraz dopo il sorpasso in classifica di Zverev sembra un paradosso, essendo Carlos vincitore di due slam e unico giocatore in grado di impensierire realmente il n°1 al mondo Sinner
Protagonisti del tennis di oggi e di domani, dominatori incontrastati del 2024 e giocatori più in vista del circuito, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz stanno dando vita a un’affascinante e avvincente rivalità che sta riuscendo nell’incredibile impresa di far passare quasi in secondo piano l’ormai prossima fine dell’era dei Big3.
Rivalità che però non è rispecchiata dal ranking, perché tra Sinner e Alcaraz c’è un terzo incomodo che li separa in classifica, ovvero Alexander Zverev. Nonostante l’assenza di titoli slam in bacheca, grazie alla finale raggiunta al Masters 1000 di Parigi-Bercy il tedesco ha sorpassato al n°2 Atp Carlitos, che contrariamente a lui ha vinto due Major solamente in questa stagione.
Zverev in finale a Parigi-Bercy: è il nuovo n°2 ATP
Tutto sembrava apparecchiato affinché Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, dominatori indiscussi del 2024, si presentassero alle Nitto Atp Finals come prime due teste di serie, ma a quanto pare Alexander Zverev non era della stessa idea. Battendo Holger Rune in semifinale al Masters 1000 di Parigi-Bercy, il tedesco ha infatti sorpassato in classifica al n°2 Atp lo spagnolo, che ci ha messo del suo facendosi eliminare agli ottavi di finale, assicurandosi così anche di evitare l’altoatesino nei gironi del torneo di fine anno.
Sinner e Alcaraz rivali e dominatori del 2024: ma Carlos è il n°3 ATP
Nonostante il sorpasso in classifica, è difficile considerare Zverev il vero rivale di Sinner, anche stando a sentire il tedesco stesso, che dopo la vittoria ai quarti a Parigi-Bercy su Stefanos Tsitsipas si era così espresso: “Devi continuare a trovare modi per migliorare, soprattutto a causa del livello che Sinner e Alcaraz stanno mostrando in questo momento”. Sia chiaro, Sascha ha il tennis per battere Jannik, soprattutto sui campi indoor come quello delle Nitto Atp Finals – torneo che lo ha visto trionfare in due occasione -, ma certamente non con la regolarità con cui ci è riuscito Carlitos nel 2024.
Che i quattro slam dell’anno se li siano equamente spartiti Sinner e Alcaraz e che Carlos sia stato praticamente l’unico a battere Jannik quando era in forma – ben tre delle sei sconfitte totali dell’altoatesino nel 2024 sono arrivate proprio contro lo spagnolo, battuto solamente nell’esibizione del Six Kings Slam -, non è certo una sorpresa. A sorprendere è il fatto che il murciano non sia il n°2 Atp.
Certo, la distanza in classifica da Sinner non è casuale. È opinione diffusa infatti che, nonostante un talento innato superiore all’altoatesino, Alcaraz non abbia ancora raggiunto la costanza di rendimento di Jannik, inciampando troppo spesso contro avversari nemmeno troppo quotati – vedi Botic van de Zandschulp al 2° turno dello US Open. Va però detto che Carlos di tempo per acquisire questa costanza ne ha eccome essendo di due anni più giovane del 23enne Sinner.
Il particolare record di Alcaraz
Qualora Alcaraz non dovesse riuscire a risorpassare Zverev al termine delle Atp Finals, potrebbe fregiarsi di un particolare primato, alquanto difficile da realizzare. Carlos diventerebbe infatti il primo tennista a conquistare due slam, un Masters 1000 e un argento olimpico in un solo anno senza essere classificato tra i primi due della classifica al termine della stagione: Primato che evidenzierebbe ancor di più i problemi di cali di rendimento dello spagnolo.