La campionessa jesina torna in televisione con il nuovo reality affidato a Diletta Leotta: medaglie, vittorie, dolori e polekiche di una figura unica del fioretto italiano
La propensione, naturale, di Elisa Di Francisca a dividere più nel post ritiro che durante il pieno della sua attività agonistica – ha provocato effetti collaterali di complicata gestione sia per la notorietà della stessa campionessa olimpica, sia per la sua indubbia nettezza di giudizio. E ciò ancor prima della polemica con la promessa del nuoto Benedetta Pilato, dopo il quarto posto a Parigi 2024 con annessa spiegazione forse più pasticciata dello stesso colpo affondato nell’immediato.
Per sua inclinazione, dunque, Di Francisca non si è mai ritratta quando c’è stato da esprimersi su un qualunque avvenimento fosse interpellata, a prescindere dall’attinenza al fioretto e alla scherma che hanno costituito e rappresentano l’ambiente nel quale è cresciuta e che le ha donato una popolarità notevole e che oggi ritrova anche per via di questa sua partecipazione a La Talpa, con alla guida Diletta Leotta.
Il cast di La Talpa: anche Elisa Di Francisca
Qualcosa cambia, muta nella struttura del format e nella declinazione di questo reality alquanto antico nell’ambito delle produzioni televisive. Ma a osservare il cast non mancano esponenti dello showbiz e del mondo dello sport: Gilles Rocca, Lucilla Agosti, Alessandro Egger, Elisa Di Francisca, Ludovica Frasca, Orian Ichaki, Marina La Rosa, Andrea Preti e, in gara come concorrente unico, Andreas Muller e Veronica Peparini.
Un elenco di concorrenti più o meno celebri, per il pubblico di Canale 5 che rilancia questo reality con alcune revisioni e affidandone la conduzione a Diletta Leotta, la quale abbandona momentaneamente la sua veste solo calcistica e da influencer per immergersi in uan produzione completamente distante dalle precedenti esperienze.
Benny Pilato e Elisa Di Francisca
Come arriva al reality
Anche per Elisa Di Francisca è tutto nuovo e assolutamente non paragonabile a quel che ha vissuto nell’ambito delle diverse esperienze sul fronte del video. A Ballando con le Stelle, al quale prese parte nel lontano 2013 offrì performance gradevoli che le fecero guadagnare il titolo di vincitrice di quella edizione al fianco di raimondo Todaro, all’epoca nome di spicco tra i maestri prima di passare ad Amici con Maria De Filippi.
Allora, Di Francisca non solo era nel pieno della sua carriera sportiva, ma aveva una certa freschezza e non vantava delle partecipazioni tali da farla uscire dal cerchio magico della scherma. Almeno fino al suo ritiro, avvenuto nel 2020.
Chi è Elisa Di Francisca
Nata a Jesi il 13 dicembre 1982, palesa fin dall’infanzia una propensione al movimento tant’è che viene iscritta a un corso di danza, passione che accantona per intraprendere un percorso nella nota scuola jesina di scherma che la indiirzzerà verso il fioretto. Nella sua carriera eccezionale spiccano le due medaglie d’oro conquistate nel fioretto individuale e a squadre alle Olimpiadi di Londra 2012 e l’argento delle Olimpiadi di Rio nella gara individuale.
Per continuità e titoli e medaglie conseguite, si può affermare senza timore di smentita che sia tra le più grandi fiorettiste italiane, specialità in cui la scherma azzurra vanta notevole tradizione. Parte di quel che è stata e di quel che ha affrontato, è narrato in un volume che ripercorre fasi della sua esistenza, e della sua carriera agonistica, molto intense.
Errigo, Di Francisca e Vezzali a Londra 2012
Il libro che ha rivelato violenze e un rapporto tossico
Il suo libro ha un titolo forse riduttivo, rispetto a un percorso esaltante ma denso di stop. Anche per via delle polemiche che sono scaturite, negli anni, dalle sue dichiarazoni nei riguardi degli ex compagni e compagne.
In “Confessioni di una campionessa imperfetta”, Elisa rompeva il silenzio, per la prima volta, su eventi privati ma che ha reputato necessari per scuotere l’opinione pubblica su quel che accade quando – anche giovanissimi – si scivola in un rapporto tossico. In un’intervista a La Repubblica svelò:
“Sono sopravvissuta alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato. Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche a una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro”.
L’amore per una compagna
Parole indigeste, le sue, destinate a far discutere e che dimostrano quanto possa rivelarsi generalizzato e senza alcuna differenza sociale, culturale ed economica la violenza di genere. Un male radicato, intriseco e trasversale di matrice culturale che diviene cronaca quotidiana nei volti, nelle storie, nel dolore che accompagna le vittime e le loro famiglie, senza fine pena.
La stessa Elisa Di Francisca, la quale visse un dramma intimo su cui non torniamo nel dettaglio, ebbe il desiderio di affidare a queste frasi anche la decisione di legarsi a una compagna con la quale ebbe una storia di circa un anno.
“C’è stato un momento in cui ho avuto il rigetto degli uomini, almeno di quelli che capitavano a me, così è stato normale avere una relazione con Claudia, una mia compagna di squadra. Nel senso che eravamo molto intime, pensavamo allo stesso modo, avevamo una sensibilità comune e c’è stata una pulsione fisica. Le ho sempre detto: a me piacciono gli uomini, ma se proprio dovessi baciare una donna quella saresti tu. È iniziata così, è durata un anno, lei voleva discrezione, io la provocavo davanti a tutti: dai, amore, sali, che ti aspetto in camera. La seduzione mi piace. Per me era un’esperienza nuova, per lei no, tanto che voleva farmi cambiare idea sugli uomini. Intanto c’è chi mi faceva domande sceme: ma tu per strada chi guardi? Io guardo tutti, perché penso che tutto abbia qualcosa da darmi”.
Il ritorno alle Olimpiadi e le polemiche
Di un suo possibile ritorno alle Olimpiadi si era parlato e molto alla vigilia di Tokyo, ma Elisa aveva escluso la sua partecipazione ai Giochi e il desiderio di tornare in pedana ad alti livelli dopo la prima maternità:
“Mi sarebbe piaciuto far vedere a mio figlio, che ha tre anni e mezzo, la mamma in pedana. Ma sono incinta di Brando. E tutta questa incertezza sui giochi mi ha scombussolata, come l’anno senza gare. Io non voglio stare sul filo, l’idea di vivere un’Olimpiade segregata, con la paura di prendere il virus, non fa per me, anche perché sono claustofobica”.
Nel mentre, archiviate precedenti relazioni delle quali si era parlato anche per via delle polemiche scaturite con Arianna Errigo, Di Francisca si è sposata ed è diventata madre di due bambini.
La campionessa è sposata con Ivan Villa, autore e produttore televisivo Mediaset, conosciuto nellambito dei vari passaggi per gli studi televisivi: secondo quel che si legge il primo avvenne quando l’ex schermitrice fu ospite nella trasmissione La Papera non fa l’eco, uno show scientifico presentato da Max Giusti, nel 2015. Sono sposati dal 2019 e hanno due figli, Ettore e Brando.
Elisa Di Francisca nella foto di presentazione de La Talpa
Le polemiche in tv
Tra le sue partecipazioni, celebre fu quella con Alessandra De Stefano alla guida de “Il circolo degli anelli”, quando le dichiarazioni su Arianna Errigo e il ct Andrea Cipressa diedero un colpo violento all’ambiente della scherma. Ma la posizione più netta, e anche più polemica, riguardava il ct ul quale scaricava, de facto, le principali responsabilità delle decisioni:
“Non è all’altezza, lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte: a Londra con Stefano Cerioni alla guida, prendemmo 5 medaglie, tre delle quali d’oro. Non so se Stefano è disposto a tornare, ma ci vorrebbe lui”, disse provocando la reazione di Julio Velasco.
Intervenuto a distanza, in un’altra trasmissione di approfondimento dopo simili esternazioni, rivolte per stessa ammissione nel suo libro dalla Di Francisca, nei riguardi di una figura importante anche a livello personale, Julio Velasco ha reagito con una critica molto circoscritta e puntuale:
“Queste sono affermazioni disgustose. Il problema non è se ha ragione o meno, se quell’atleta ha problemi nei momenti decisivi oppure no. È disgustoso il momento, sono sbagliati i tempi: non si deve parlare così, gratuitamente, di un collega e di un allenatore. Sembra che adesso cercare di essere buoni sia un difetto. L’educazione si basa sul reprimere cose che fanno male agli altri o che non fanno bene alla comunità. Il risultato che tutto ciò non è bello né per la scherma né per lo sport. Possiamo criticare, certo, ma questo è un attacco frontale. Ed è anche poco gradevole mettere il dito nella piaga proprio nel momento in cui le tue ex compagne stanno soffrendo. Proprio tu, che sei stata atleta e che sai che cosa si prova in queste circostanze…”.
Più di recente, l’ex campionessa di fioretto è stata al centro di una diatriba mediatica di non poco conto, nel mezzo delle Olimpiadi di Parigi 2024, quando accusò Pilato ridicolizzando le sue dichiarazioni. Uno screzione che venne chiarito ma aprì una voragine su che cosa sia, oggi, la competizione, e su che cosa sia giusto celebrare.