L’ex campione statunitense interviene sul caso Clostebol e lancia un grido di allarme per il mondo del tennis. “Sinner e Alcaraz sono il volto del movimento, un gradino sopra gli altri”
Il 2024 è stato senza dubbio l’anno di Jannik Sinner. Il tennista italiano ha vinto 7 titoli ATP ed ha conquistato “a margine” anche la vittoria del Six Kings Slam, il torneo milionario organizzato in Arabia Saudita. Ma sulla sua stagione pende ancora il caso doping con l’appello presentato dalla Wada al TAS che non lascia tranquillo il tennista e i suoi tifosi.
Connors: “Sinner e Alcaraz, un gradino sopra gli altri”
L’ultima “benedizione”, se vogliamo definirla così, arriva da un grande del passato nel mondo del tennis: Jimmy Connors. Lo statunitense è stato uno degli atleti più vincenti con 268 settimane al numero 1 in classifica di cui 160 consecutive e per cinque volte al comando del ranking alla fine dell’anno. Meglio di lui hanno fatto in pochi (Djokovic, Federer, Lendl e Sampras).
Nel corso del suo podcast, l’ex tennista spende delle parole sulla nuova coppia, Sinner-Alcaraz, che sta dominando il tennis mondiale con una prestazione da urlo come nella finale di Riyadh: “E’ stato bello guardare le ultime due stagioni, vedere come Alcaraz e Sinner hanno fatto un passo in avanti e comincia a prendere controllo della situazione. Ne abbiamo parlato da tempo su chi potesse essere in grado di fare questo salto di qualità. Questi due ragazzi si sono separati dal resto della compagnia, Sinner nel corso dell’ultimo anno e Alcaraz da due stagioni a questa parte”. Poi continua: “Ora ci sarà da capire chi sarà che saprà inserirsi in questa rivalità. Serve un terzo e un quarto”.
Connors: “Il tennis potrebbe non riprendersi più”
Jimmy Connors interviene sul caso doping che riguarda Sinner: “Credo che per Sinner in questo momento giocare sia stato il modo per superare anche la situazione doping, anche se poi restano tutte le altre ore della giornata, in cui devi fare i conti. Non sono in grado di capire la situazione dal punto di vista legale, so solo che il tennis a quel livello non so se potrebbe reggere un colpo di questo tipo e con un giocatore di questo libero. Sinner sta facendo qualcosa di straordinario per il gioco, se dovesse essere squalificato potrebbe essere un colpo da ko per tutto il movimento”.
L’esperto del caso Palomino sulla vicenda doping
La Gazzetta dello Sport continua a indagare sui possibili scenari che riguardano il caso doping di Jannik Sinner e ha intervistato l’esperto che ha difeso anche l’ex giocatore dell’Atalanta Palomino, Alberto Salomone: “La difesa di Sinner è stata chiara. E’0 stato il fisioterapista ferito al dito ad aver trasmesso la sostanza. Neanche la Wada ha fatto obiezioni e su questo non ci sono dubbi. Non credo che una squalifica di Sinner possa rappresentare una vittoria nella lotta al doping. Dico solo che c’è da fidarsi degli arbitri del TAS. Ma molto dipenderà da hi sarà il presidente, che può indirizzare l’udienza e interpretare il codice. Avrà un ruolo chiave sull’imparzialità del collegio”.