Il centrocampista della Fiorentina scrive su Instagram due settimane dopo la grande paura: ringraziamenti, emozioni, consigli e un appuntamento
Due settimane fa a quest’ora regnavano silenzio e paura in attesa del bollettino medico sulle condizioni di Edoardo Bove che, la sera prima, era stato colto da un malore improvviso in campo durante la gara con l’Inter al Franchi. Gli attimi di panico, l’ambulanza, l’ospedale poi i primi sospiri di sollievo. Bove non era in pericolo di vita, ha fatto esami accurati, gli è stato impiantato un defibrillatore subcutaneo removibile ed è stato dimesso. Il giocatore ha voluto ripercorrere questi giorni con un lungo post su Instagram.
La visita ai compagni al Viola Park
Bove non è stato mai solo: in ospedale al suo fianco c’erano sempre i genitori e la fidanzata ma via wathsapp o per telefono società, allnatore e compagni sono sempre rimasti in contatto. Bove ha sempre rassicurato tutti sulle sue condizioni e, una volta dimesso, ha mantenuto la promessa di far visita al Viola Park a tutto lo staff.
Un pomeriggio tra foto, pranzo assieme alla squadra ed allenamento visto a bordo campo, prima di far rientro a casa. E ora cosa accadrà? In attesa di ulteriori esami l’idea di Bove è quella di tornare a giocare. Lo fa capire alla fine del lungo post sui social in cui traccia un bilancio di questi giorni duri.
I ringraziamenti di Bove
Scrive Bove su Instagram: “Ciao a tutti, in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo. Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera. Il calcio è una comunità di persone, legate dalla stessa passione, che condividono momenti di gioia, commozione, rabbia, delusione e sofferenza. Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al dì la dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti”.
Bove prosegue: “Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile. Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare. Un legame che ti da la forza di superare qualsiasi ostacolo. Ne parlo perché l’ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni: L’affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di TUTTO il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza ed un coraggio incredibili. Mi sono sentito circondato da un’energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà. Per questo motivo, vorrei che tutti ci impegnassimo a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, a non lasciarci offuscare troppo dal suo lato commerciale e a non dare per scontato il suo spirito autentico”.
Bove rassicura tutti sulle sue condizioni
Quindi la conclusione: “Perché nonostante tutto, quello che è successo domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa. Detto questo, sono veramente grato di appartenere a questo mondo e vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato! Io sto bene e questa è la cosa più importante! Ci vediamo presto… In Campo! Edo”