Operazione da quasi 30 milioni complessivi: può diventare l’acquisto più caro nella storia del club viola. Nelle prossime ore l’islandese si aggregherà alla squadra di Palladino. Dopo il no di Fabio Silva, i rossoblù (che hanno già perso Retegui) hanno chiuso l’operazione con il Sassuolo per la punta che ha già giocato nel Grifone nel 2019-20
Il tormentone sta per finire: Albert Gudmundsson lascia il Genoa e si trasferisce alla Fiorentina, con un’operazione che frutterà complessivamente una trentina di milioni di euro, esattamente la valutazione fatta già nel gennaio scorso dalla società rossoblù proprio al club viola, nel primo tentativo fatto per arrivare all’islandese. Al Genoa, invece, dopo che è sfumata la possibilità di arrivare a Fabio Silva, ultimo nome di una lista che comprendeva anche Krstovic e Arnautovic, il club ha puntato sul prestito oneroso dell’attaccante del Sassuolo, già in rosa cinque anni fa, quando realizzò cinque reti in 32 gare di campionato, oltre a due gol in altrettante gare di coppa Italia. Pinamonti è atteso venerdì mattina a Genova per le visite mediche e la firma del contratto. Potrebbe essere disponibile già sabato per la gara contro l’Inter a Marassi.
le cifre
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Gudmundsson, che percepirà uno stipendio doppio a Firenze rispetto a quel che gli garantiva il Genoa, vicino ai tre milioni di euro netti all’anno, aveva manifestato da tempo l’intenzione di lasciare il Genoa, alla ricerca di un palcoscenico più prestigioso. A nulla era servita l’offerta del Genoa di alzargli lo stipendio in maniera considerevole: Gudmundsson, ormai, aveva fatto la sua scelta. La Fiorentina lo acquista in prestito oneroso, a circa otto milioni, con un obbligo di riscatto che porterà la cifra complessiva, fra parte fissa (oltre 17) e bonus (poco inferiori ai quattro milioni), a circa ventinove milioni. Può diventare in caso di riscatto l’acquisto più caro nella storia del club viola: Nico Gonzalez, che ora può fare le valigie, era costato ventisette milioni. Probabile che, in questo senso, la Fiorentina si sia cautelata in attesa di conoscere l’esito della vicenda giudiziaria dell’attaccante che si chiarirà presumibilmente nel prossimo autunno in Islanda. Nelle ultime settimane Gud era rimasto ai margini del gruppo, per un lieve infortunio subìto in ritiro e, successivamente, per una forma influenzale che gli aveva fatto saltare le ultime amichevole e la gara di coppa Italia con la Reggiana, a cui aveva comunque assistito. In ogni caso, non avrebbe fatto parte dell’elenco dei convocati in vista del debutto in campionato di sabato al Ferraris contro l’Inter.
PASSO INDIETRO
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E’ innegabile che per il Genoa (e per Gilardino) si tratti di una doppia perdita molto pesante sul piano tecnico: prima l’addio improvviso di Retegui (passato per 25 milioni all’Atalanta), ora quello di Gudmundsson, che l’anno scorso aveva contribuito fra gol ed assist ad oltre il quaranta per cento delle reti rossoblù. E’ vero che Gilardino voleva giocatori solo assolutamente motivati e felici di essere al Genoa, ma ora per lui la situazione si complica. Perché a parte Vitinha, acquistato in estate, ad oggi il reparto offensivo può contare solo su Messias (spostato da mezzala ad attaccante), mentre Ekuban è ai box al pari di Ankeye. Ora si aggiungerà Pinamonti, ma non sarà la stessa cosa, anche se fra le due cessioni di Retegui e Gud i rossoblù incasseranno circa 55 milioni di euro. Ma ci sono anche oltre ventottomila abbonati – nuovo record assoluto del club – che ora dovranno metabolizzare la cessione dei due attaccanti titolari e sperano che il nuovo corso regali altrettante soddisfazioni come nella stagione passata.
E ORA NICO
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L’arrivo di Gudmundsson dal Genoa libera Nico Gonzalez, anche lui da qualche giorno promosso sposo della Juve. Giuntoli ha indirizzato da tempo l’operazione per consegnare l’attaccante tra le mani di Thiago Motta per l’inizio del campionato: giungerà in prestito oneroso per 5 milioni, poi una serie di condizioni faranno scattare l’obbligo d’acquisizione a 25. La Juve con Nico Gonzalez va a garantirsi un profilo di alto livello sul lato destro del tridente: l’argentino ritroverà a Torino Vlahovic, che aveva esaltato a suon di assist prima del suo passaggio alla Juve.
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