Lutto nel mondo dello sport e del giornalismo, a 90 anni scompare un maestro inarrivabile che ha fatto scuola. Celebre la coppia con Gianni Clerici
Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 23 febbraio ma ha fatto appena a tempo a vedere l’alba del 2025: è morto oggi Rino Tommasi, figura leggendaria nella boxe e nel tennis (ma conosceva bene tutti gli sport) che definire giornalista è riduttivo: conduttore televisivo, telecronista, organizzatore di eventi pugilistici, one man show e quant’altro.
Lo sport nel Dna per Tommasi
Nato a Verona (era simpatizzante anche dell’Hellas) Tommasi aveva uno zio che aveva praticato sport a livello agonistico: Angelo Tommasi aveva partecipato alle Olimpiadi del 1932 competendo nel salto in lungo. Lo stesso Rino ha giocato a tennis a discreti livelli ma è come giornalista che si è imposto.
La coppia con Gianni Clerici
Talmente bravo che non si poteva imitarlo neanche volendo. In coppia con Gianni Clerici, anch’egli scomparso, ha creato una delle coppie iconiche delle telecronache. Clerici per lui aveva coniato il soprannome di “ComputeRino”, per la sua maniacalità nel registrare record e statistiche. Tommasi aveva inventato l’altrettanto celebre etichetta di “Dottor Divago”
Le invenzioni verbali di Tommasi
Nell’immaginario collettivo rimarranno in eterno le espressioni coniate da Tommasi nelle sue telecronache di boxe e tennis: circoletto rosso, Veronica, punteggio isoscele, voleé agricola, nastro azzurro, gli ha fatto fare il tergicristallo, sul mio personalissimo cartellino. C’è un detto che lo racchiude in tutto o quasi: per un giornalista è molto più importante scrivere in fretta che scrivere bene. Se poi scrive anche bene, allora è Tommasi.
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