Il tecnico rossonero dovrà fare i conti con le squalifiche di Theo e Reijnders. Sulla corsa scudetto: “Il Napoli può vincere ma ci siamo anche noi”
Il turno infrasettimanale valevole per la 10a giornata di Serie A propone il big match di San Siro tra Milan e Napoli. I rossoneri dovranno a rinunciare agli squalificati Theo Hernandez e Reijnders per via del rinvio della sfida di Bologna per allerta meteo e Fonseca non ci gira attorno: “Siamo stati penalizzati”.
Milan, arriva il Napoli capolista: Fonseca presenta il match
Al Meazza fa scalo il Napoli di Antonio Conte, reduce da quattro vittorie di fila e primo in classifica con quattro punti di vantaggio sui campioni in carica dell’Inter.
“Giochiamo contro una squadra fortissima, lo dimostra la classifica. E con un allenatore fortissimo. Arriva qui motivatissimo, ma anche noi lo siamo per questa partita” assicura Fonseca.
Come Fonseca ha vissuto il rinvio della gara col Bologna
“È stato un momento difficile da gestire – riconosce il tecnico lusitano del Milan -. Anche la vigilia è stata dura, perché, quando ci siamo allenati, non sapevamo se saremmo scesi in campo oppure no”. Poi lo dice a chiare lettere, senza fronzoli: “Noi volevamo giocare, siamo stati penalizzati per non aver giocato”.
Saltata la partita di Bologna, Fonseca si ritroverà quindi ad affrontare la prima della classe senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, che sarebbero stati arruolabili se si fosse giocato al Dall’Ara. “Questo è uno dei motivi per cui avremmo voluto giocare: ora ci ritroviamo senza due giocatori importanti – continua l’ex Roma -. Ma la squadra si è allenata bene, ho fiducia in tutti i giocatori che giocheranno nelle posizioni di Theo e Tijjani”.
Sul momento di Rafa Leao e il golden boy Camarda
Fonseca torna su Camarda e sul suo ingresso in campo in Champions con tanto di gol annullato dal Var. “È entrato molto bene, è un bravo ragazzo e ho avuto la conferma che avrà un grande futuro”. Inevitabile un passaggio sul momento difficile che sta attraversando Leao. “Ha lavorato bene come sempre, non è un problema e non è un caso – afferma -. Siamo sicuri che tornerà presto a essere il calciatore è. Se giocherà domani? Non lo voglio dire”.
E, ancora: “Che gli sta succedendo? Che l’allenatore non lo sta facendo giocare, perché se lo facessi giocare non ci sarebbero problemi. Ma sono situazioni normali nel calcio”.
La lotta scudetto: c’è anche il Milan, Fonseca ci crede
Parlando del Napoli, dice che “in questo momento è al primo posto, è la più forte ed è una delle squadre che può vincere lo scudetto”. Quando gli viene chiesta se oltre agli azzurri, all’Inter e alla Juventus, anche il Milan può dire la sua per il tricolore, il portoghese risponde così: “Ci siamo anche noi. Perché siamo una squadra forte, in crescita. E possiamo competere per lo scudetto”. Lapidario infine quando gli chiedono se è una motivazione in più battere Conte che molti avrebbero voluto sulla panchina del Milan: “La mia motivazione è di essere l’allenatore del Milan, punto”.