Non riesce l’impresa all’Itas Trentino: la finalissima del mondiale di Uberlandia sorride al Sada Cruzeiro, che s’impone per 3-1. Michieletto predica nel deserto.
L’Italia scende dal trono mondiale per club: dopo il doppio trionfo di Perugia delle edizioni 2022 e 2023, la coppa messa in palio dalla FIVB torna in Brasile, col Sada Cruzeiro che conquista il quinto successo raggiungendo in testa alla classifica all time proprio l’Itas Trentino, sconfitta per 3-1 nella finalissima del torneo disputato a Uberlandia. Una finale amara per la formazione di Fabio Soli, che ha faticato e non poco a trovare il modo per arginare la grande serata di vena delle “vecchie volpi” brasiliane Wallace e Lucas, contro i quali il solo Michieletto poco ha potuto.
Itas in ombra: il Sada sfrutta l’occasione
Perché la prova di squadra di Trento è stata decisamente al di sotto delle possibilità, con Soli che può rimpiangere il fatto di non aver avuto il miglior Rychlicki per provare a rispondere alle bocche da fuoco del Sada. Che aveva già battuto l’Itas nell’ultima gara del girone eliminatorio, quando però gli italiani erano già certi di chiudere in vetta al proprio girone (con annesso turnover ragionato).
La finalissima, se possibile, ha però rafforzato le certezze della formazione brasiliana, apparsa decisamente sul pezzo e trascinata dal solito calore dei tifosi verdeoro. Vittoria piuttosto netta, come spiegano anche i parziali di serata: 25-22, 20-25, 25-16 e 25-22 in poco più di due ore di partita. Per Trento, arrivata a Uberlandia con i favori del pronostico (e da campione d’Europa in carica), si tratta della seconda finale persa nella competizione dopo quella 2022 contro Perugia (anche in quel caso si giocava in Brasile, ma a Betim).
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