Luigi Carraro è stato rieletto all’unanimità – con l’85% degli aventi diritto al voto – presidente della International Padel Federation dalla 34esima Assemblea Generale della FIP riunitasi a Doha in occasione dei FIP World Padel Championships, i mondiali di padel. Una scelta di continuità “naturale” alla luce dei numeri e dei risultati ottenuti negli ultimi anni. Una crescita che adesso si pone, tra gli altri, il traguardo di portare il padel alle Olimpiadi. Carraro, dopo aver ringraziato il presidente della Qatar Tennis Federation, Nasser Al-Khelaifi – “Ogni volta che il padel vive un grande evento in Qatar è un punto di svolta per il nostro sport ”, ha sottolineato il numero uno della FIP – ha ripercorso gli ultimi anni di crescita sensazionale del padel a tutti i livelli annunciando diverse novità che hanno incassato il favore dell’Assemblea: dal Mondiale per coppie ai corsi per allenatori e arbitri, dal nuovo Codice di Giustizia Sportiva al nuovo Codice Etico; fino all’ingresso ufficiale di sei nuove federazioni: Andorra, Cipro, Macedonia del Nord, Pakistan, Romania e Giordania.
“Dal 2019 a oggi le Federazioni sono quasi triplicate: da 32, con i nuovi Paesi accolti quest’oggi, siamo a quota 87 nazioni”, ha dichiarato il numero uno della FIP, parlando di un fenomeno globale che conta “6300 professionisti, due grandi circuiti ‘pro’ come Premier Padel, passato in due anni da 8 a 24 eventi, e CUPRA FIP Tour che contava 6 eventi nel 2019 e ora ne ha 195 in cinque continenti. Per non parlare del circuito Promises dedicato alla NextGen che in tre anni è passato da 6 a 74 tornei e l’obiettivo è di arrivare a 200 entro il 2025”. Numeri in crescita non solo nei vertici professionistici, ma anche nel mondo: “Il padel si gioca in 150 paesi con 30 milioni di praticanti. Nel 2018 erano 50 e i praticanti appena 8 milioni concentrati in pochissime nazioni. Prima del 2018 l’85% dei campi era in Spagna e Argentina, oggi il 65% dei campi si trova in giro per il mondo, questo significa che il lavoro di propagazione della disciplina ha dato i suoi frutti”.
L’ambizione massima, visti i numeri e i risultati, è diventare sport olimpico: “ Ogni mattina ci svegliamo con la speranza che la racchetta da padel possa essere tutt’uno con i cinque cerchi olimpici. Lavoriamo per questo con la serietà e la concretezza e il rispetto che tale ambizione merita. Ogni uomo di sport sogna le Olimpiadi, che sia atleta o dirigente, e noi lo facciamo procedendo passo dopo passo, seguendo un percorso che ci rende ottimisti ma realisti”. Carraro ha poi annunciato la nascita di un Mondiale per coppie che si affianca a quello a squadre: “Possiamo considerarlo il ‘quinto Major’ rispetto ai quattro di Premier Padel”.