Importante riconoscimento della WTA, che all’indomani del successo in Billie Jean King Cup ha inserito Paolini nella lista delle candidate miglior giocatrice dell’anno e miglior coppia insieme a Errani. Presente anche Kalinskaya
Importante riconoscimento dalla WTA per Jasmine Paolini, candidata insieme a Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, Coco Gauff e Qinwen Zheng come miglior giocatrice della stagione, e Sara Errani, che insieme a Jas punta a vincere il riconoscimento di miglior coppia del 2024.
Tra le giocatrici meritevoli di una candidature secondo la WTA è presente anche Anna Kalinskaya, inserita tra le cinque che si contenderanno il riconoscimento di giocatrice maggiormente miglioratasi nel corso di questa stagione, categoria in comunque sorprende non sia stata inserita anche Paolini visti gli enormi progressi fatti nel 2024.
Paolini candidata come miglior giocatrice del 2024 dalla WTA
Con il sorprendente successo in Billie Jean King Cup con la squadra azzurra capitanata da Tathiana Garbin si è ufficialmente conclusa l’incredibile stagione di Jasmine Paolini, di cui la competizione femminile a squadre è stata solamente la ciliegina sulla torta.
Dopo aver chiuso il 2023 in 30esima posizione, Jas ha raggiunto i suoi primi ottavi di finale a livello slam agli Australian Open, conquistato il suo primo WTA 1000 – terzo della storia italiana – a Dubai, raggiunto le finali del Roland Garros e Wimbledon – prima azzurra a riuscirci ai Championships e a spingersi così avanti in due Major in una stagione -, vinto un match alle WTA Finals e chiuso l’anno al n°4 del mondo, best ranking azzurro al pari di Francesca Schiavone e prima italiana a terminare una stagione tra le prime cinque.
In seguito a tutti questi traguardi è arrivato un importante riconoscimento da parte della WTA, che l’ha inserita tra le candidate al premio di miglior giocatrice del 2024 insieme ad Arena Sabalenka, Iga Swiatek, Coco Gauff e Qinwen Zheng. Difficile che Jas possa battere la concorrenza della bielorussa, n°1 WTA e vincitrice di due slam e due WTA 1000, ma già risultare tra le cinque candidate dev’essere motivo d’orgoglio per la tennista azzurra, che, chissà, ora che è più sicura dei propri mezzi, magari l’anno prossima raggiungerà traguardi e trionfi ancor più importanti.
Jas ed Errani candidate come miglior coppia
Paolini risulta essere candidata anche in un’altra categoria, quella del miglior doppio dell’anno assieme a Sara Errani. La coppia azzurra ha scritto la storia del tennis italiano vincendo la prima medaglia d’oro di sempre alle Olimpiadi. Oltre alla vittoria dei Giochi di Parigi, Jas e Sara hanno raggiunto la finale del Roland Garros e vinto altri tre titoli, compresi due WTA 1000.
Per vincere dovranno battere la concorrenza di Gabriela Dobrovski/Erin Routliffe (vincitrici delle WTA Finals), Anna Danilina/Irina Khromacheva (vincitrici di quattro titoli di cui un WTA 1000), Hsieh Su-Wei/Elise Mertens (vincitrici dell’Australian Open), Lyudmyla Kichenok/Jelena Ostapenko (vincitrici dello US Open) e Katerina Siniakova/Taylor Townsend (vincitrici di Wimbledon – la ceca anche del Roland Garros ma in coppia con Gauff)
Anche Kalinskaya fra le candidate: ecco in quale categoria
Scorrendo la lista delle candidate ai vari riconoscimenti si legge anche quello di Anna Kalinskaya, selezionata per il premio di giocatrice maggiormente migliorata durante l’anno. Il 2024 è stato infatti la miglior stagione in carriera per la compagna di Jannik Sinner (ammesso che i due stiano ancora assieme), avendo lei raggiunto il suo primo quarto di finale slam all’Australian Open (battendo Paolini), disputato le prime finali del circuito maggiore (quella del WTA 1000 di Dubai persa da Jasmine e quella del WTA 500 di Berlino persa contro Jessica Pegula, quindi sempre contro tenniste le cui iniziali sono J.P.) e ottenuto il proprio best ranking sfiorando la top-10 (n°11 WTA).
La tennista russa è stata candidata assieme a Danielle Collins, Marta Kostyuk, Emma Navarro e Diana Shnaider. Sorprende in parte l’assenza, forse giustificata dalla sua candidatura nelle altre categorie, di Paolini in questo premio, che probabilmente e per tutti i motivi precedentemente elencati, l’avrebbe vista vincitrice a mani basse.