Protagonista delle corse e della velocità, Melandri ha dimostrato talento senza eguagliare i grandi miti del motociclismo: un carattere contro e scelte azzardate del prossimo protagonista de La Talpa 2024
Ma non dovevamo vederci più? L’epilogo, non certo esaltante, dell’Isola dei Famosi (anno 2022) aveva indotto, forse erroneamente, a ritenere improbabile che nel stretto giro di un paio di stagioni si ripresentasse nella veste di concorrente.
Invece eccolo di nuovo pronto a offrirsi, nelle sue moltitudini, al pubblico televisivo nella nuova edizione de La Talpa, format estremo riesumato e affidato in questo palinsesto Mediaset a Diletta Leotta. Da martedì 5 novembre si collegherà in una fascia oraria e in un incastro tale da destare interrogativi, curiosità, riflessioni. Anche su questa nuova linea adottata da Cologno Monzese.
Marco Melandri nel cast de La Talpa 2024
Avevamo salutato Melandri con la promessa, da parte sua e ai microfoni di SkyTG24, che la scelta di proporsi in questa veste fosse accantonata, messa da parte. Aveva preso coscienza, il pilota, che quell’ambito non fosse per lui. Che la televisione non corrispondesse a quelle caratteristiche che gli sono proprie. E, aggiungiamo, all’apice delle polemiche che lo avevano interessato con inevitabili ripercussioni per quanto detto e quanto fatto.
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Oggi si rivede nel cast de La Talpa, prova prima di Diletta Leotta lontano dai campi di calcio e nell’ambito della televisione genralista pura se si esclude l’esperienza al fianco di Amadeus sul palco del Festival di Sanremo. Con Melandri, registriamo debutti e graditi ritorni: giocheranno nomi dello showbiz e dello sport, Gilles Rocca, Lucilla Agosti, Alessandro Egger, Elisa Di Francisca, Ludovica Frasca, Orian Ichaki, Marina La Rosa, Andrea Preti e, in gara come concorrente unico, Andreas Muller e Veronica Peparini.
Il cast completo de La Talpa 2024 con Diletta Leotta
Un campione come Marco Melandri è emblematico di come e quanto un personaggio pubblico, uno sportivo possa assumere caratteri camaleontici, a volte imperscrutabili se inseriti in un dato contesto, in un ambiente a lui estraneo. Chi lo avrebbe mai immaginato sul palco della manifestazione No Green Pass a Milano, ad esempio? Chi lo avrebbe mai investito del ruolo di vate no vax, durante la pandemia?
Melandri è stato un campione assoluto, forse il più grande talento alla guida della sua generazione, senza riuscire però ad esprimersi compiutamente.
Le vittorie nel motociclismo
Nato nelle terra dei motori, peer antonomasia, Melandri è stato uno dei protagonisti del mondo delle due ruote per 23 anni. Classe 1982, Già all’età di 8 anni gareggia con le minimoto invogliato dal padre, grande appassionato di motori, diventando campione italiano nel 1992 e nel 1994. Nel 1997, quando ha 15 anni, debutta come pilota ufficiale della Honda per il campionato mondiale classe 125.
Non è questo il primato da inserire nel libro dei riecord, perché l’anno seguente vincendo il gran premio d’Olanda corso ad Assen, diviene il più giovane pilota ad aver vinto un GP di motociclismo all’età di 15 anni e 324 giorni. Nel 2002, nella categoria 250, conquista il titolo mondiale vincendo 9 corse (in Sudafrica, Italia, Catalogna, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia e Comunità Valenciana), di cui 6 consecutive dal Mugello a Brno.
Il debutto nella classe MotoGP in sella alla Yamaha M1 arriva nel 2003, dove incide ma non stravince. Due anni dopo passa alla Honda del team del compianto Fausto Gresini che lascia nel 2008 per la Ducati. La decisione nel 2011 di passare al campionato mondiale Superbike dove ottiene ben 22 successi divenendo primatista italiano di vittorie in quella categoria. Nell’estate del 2020 il pilota ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni ufficiali.
L’Isola dei Famosi e l’addio (provvisorio) alla televisione
Naufrago svogliato all’Isola, concorrente tra i concorrenti ma senza riuscire ad aggiudicarsi neanche le simpatie dei compagni di avventura, ammettendo una certa volontà in quel contesto e l’ammissione ai microfoni di vivere una fase molto critica, anche per via della sua relazione sentimentale con Manuela Raffaetà.
Melandri in quell’esperienza si era dimostrato poco incline ad addomesticare il suo carattere alla convivenza forzata in questo paradisiaco contesto, lontano dall’Italia. Inoltre, la sua presenza, era stata anticipata da notevoli polemiche.
L’ex pilota, poco prima di partire a gennaio a margine di quella manifestazione milanese contro l’intro del Green Pass, in piena pandemia, aveva deciso di esporsi in modo inequivocabile asserendo di aver contratto il Covid volontariamente con l’intento di evitare il vaccino e conseguire, così, il Green Pass.
Affermazioni che avevano destato indignazione, sulle quale Melandri aveva deciso di tornare e di rettificare anche se quelle parole stando a chi le aveva raccolte erano inequivocabili.
Marco Melandri nelle foto ufficiali del cast de La Talpa
Melandri e la separazione dalla compagna Manuela Raffaetà
A poche ore dall’ufficialità della sua partecipazione alla 16esima edizione dell’adventure game condotto all’epoca da Ilary Blasi, Melandri aveva deciso di rendere pubblica la separazione dalla sua storica compagna, la modella Manuela Raffaetà, dalla quale ha avuto la figlia Martina.
“Con Manuela abbiamo rotto a fine 2020 – ha scritto Melandri in un lungo post su Instagram – e ognuno stava a casa propria agendo nel bene di nostra figlia. Nel mentre ho conosciuto una ragazza, A.M., ed è nata una storia, non una semplice frequentazione. Manuela era a conoscenza di tutto, mi ha preso per mano senza entrare in conflitto e abbiamo riunito la famiglia”, il post.
Tra incomprensioni e riconciliazioni, oggi Melandri si dedica alla bici, praticando il Downhill (facendo del fuoristrada praticamente). Altra sua grande passione è la musica e da poco l’ex pilota si cimenta anche in dj set a margine di qualche gara motociclistica.
Un uomo e un pilota contro
Forse è stato il talento più potente della sua generazione, spettacolare, divertente e spericolato, sfrenato oltre ogni misura, ma anche disorientato e troppo distratto secondo alcuni, tanto da non sfruttare al meglio le qualità di pilota dimostrate in pista. Il carattere? L’incostanza? I rapporti burrascosi?
Complicato individuare che coaa abbia frenato il talento di Melandri che ha raccolto meno titoli e primati rispetto a quanto fosse prevedibile. Di tutto un po’. Di certo, in questa sua nuova seconda carriera televisiva, le ragioni per rivedere le sue posizioni saranno motivate e oggetto di interrogativi che si preannunciano uno dei temi di questa prossima edizione, rinnovata e, inevitabilmente, in attesa di giudizio.