Il designatore si sente accerchiato ma chiede rispetto, poi assicura che se ci sono degli sbagli verranno sempre ammessi a Open Var su Dazn
Il clima è infuocato da settimane ma se ad alzare la voce non è un big se ne parla meno. La polemica sugli arbitri diventa più pesante quando a protestare sono i Fonseca (come capitò dopo Fiorentina-Milan) o i Conte, come è successo domenica sera a San Siro ma le lamentele arrivano da tutte le parti. Chi più (la Roma), chi meno (l’Udinese) è toccato a tutti quest’anno sfogarsi per veri o presunti errori arbitrali e il designatore Rocchi si sente ora accerchiato.
Mariani ammette errore sul rigore per l’Inter
La Repubblica scrive che a fine partita Mariani ha riconosciuto che il rigore fischiato per l’Inter, e poi sbagliato da Calhanoglu, avrebbe anche potuto risparmiarselo mentre sempre ieri a Open Var si è parlato apertamente di “contatto leggero”. Ora tocca a Rocchi prendere posizione.
La risposta di Rocchi a Conte
A margine di un incontro svoltosi ieri al centro IBC di Lissone e organizzato dalla Lega-Serie il designatore si è rivolto a tutti i fischietti, suggerendo la collaborazione come antidoto per migliorare il rendimento dei direttori di gara: «Noi ci dobbiamo mettere del nostro per fare meno errori possibili, ma chiedo a tutti di essere più tolleranti».
Rocchi ha risposto alle critiche e indirettamente a Conte, dicendo: “Di sicuro prima di tutto dobbiamo fare meno errori noi – ha ammesso come riferisce la Gazzetta dello Sport –, ma poi bisogna cercare di essere più riflessivi, perché serve sempre rispetto, se non porti rispetto il clima s’incendia. Non posso mica fare una conferenza ogni volta: se poi uno incappa in un errore chiaro, lo diciamo noi la sera (a Dazn, ndr) che è un errore”.
La media rigori in Italia
Il problema dei rigori fischiati in Italia non è legato al numero, non sono troppi ma troppi sarebbero sbagliati. La media in serie A finora è di 0,38 a gara, in linea con Francia (0,41), Germania (0,36) e Spagna (0,32). In Premier siamo a 0,19, ma non fa testo, non per niente si parla di “arbitraggio all’inglese”.
La riunione con gli assistenti
Ieri c’è stato anche un raduno a Coverciano per gli assistenti appartenenti alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie A e B. L’intero organico si è riunito presso il Centro Tecnico Federale per effettuare una serie di riunioni in aula e provare un nuovo test atletico. Le riunioni tecniche, coordinate dal Responsabile della CAN Gianluca Rocchi, si sono concentrate su decisioni relative al fuorigioco ed alla rilevazione dei falli, sempre all’interno del concetto di teamwork. “La collaborazione rappresenta il presente ed il futuro di questo ruolo – hanno detto i Componenti della Commissione Elenito Di Liberatore e Mauro Tonolini – Il concetto principale è infatti costituito dal team, quindi lavorate sempre in squadra. Il salto di qualità sarà possibile mantenendo la concentrazione sempre alta. Se si è posizionati bene e si rimane costantemente concentrati è difficile sbagliare”.
E’ poi seguita la visione di numerosi filmati, relativi alle ultime giornate di Serie A e B, che sono stati analizzati sotto i vari aspetti. Durante l’incontro sono intervenuti anche il Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale Antonio Damato ed il Componente della CAN Andrea Gervasoni. Concluse le riunioni in aula, una delle quali è stata effettuata insieme agli arbitri, gli assistenti si sono spostati sul terreno di giuoco dove hanno effettuato un nuovo test, alternativo all’Ariet, incentrato sulla resistenza aerobica. “Si tratta di una prova atletica, della durata complessiva di 14 minuti, modulata sul cambio di intensità con un aumento crescente della velocità – ha spiegato il Responsabile dei Preparatori Atletici Gianni Bizzotto – Il test, per simulare l’attività atletica tipica del ruolo dell’assistente arbitrale, prevede una corsa frontale alternata a spostamenti laterali su distanze brevi”. Presenti insieme ai preparatori atletici anche i fisioterapisti ed il modulo bio medico guidato da Angelo Pizzi.