Per la quinta stagione di fila, al via l’iniziativa per sensibilizzare i tifosi contro il “pezzotto” e lo streaming illegale. L’ a.d. della Serie A, Luigi De Siervo: “Ogni anno sottratti oltre 300 milioni ai club e al sistema”.
La Lega Serie A, per la quinta stagione, promuove la propria campagna di sensibilizzazione contro la pirateria audiovisiva “#Stopiracy -La Pirateria uccide il calcio”. Negli incontri della prima e della seconda giornata del campionato il messaggio lanciato su tutti i campi di gioco sarà chiaro: no alla pirateria.
PARLA DE SIERVO
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Per contrastare lo streaming illegale di contenuti sportivi live e sensibilizzare l’utente sui rischi connessi, nel pre-gara di tutte le partite del prossimo campionato sarà trasmesso sui maxischermi il video spot della campagna contro la pirateria, mentre in occasione degli incontri delle prime due giornate, in televisione andrà in onda una clip dedicata all’iniziativa. “Per la quinta stagione consecutiva promuoveremo su tutti i campi la nostra campagna contro la pirateria audiovisiva, una piaga gestita dalla criminalità organizzata che ogni anno causa oltre 300 milioni di euro di danni ai club, al calcio italiano, agli operatori televisivi e a tutti coloro che lavorano nel settore. Ma non solo: i pirati derubano i loro stessi clienti di dati, foto, video e soprattutto uccidono le passioni, danneggiando il tifoso vero, quello che paga regolarmente un abbonamento per seguire la propria squadra del cuore” ha dichiarato l’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo. “Stiamo combattendo una battaglia cruciale per l’esistenza del sistema calcio e dell’intero settore audiovisivo italiano – ha proseguito – e per questo abbiamo bisogno del supporto di tutti i veri appassionati, dei giornalisti e delle autorità sportive, politiche e di garanzia per fermare un fenomeno che uccide il calcio”.
NUMERI
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Il problema della pirateria non si limita al calcio e i numeri registrati nel nostro Paese nel 2023 sono impressionanti. Li riassume bene l’ndagine Fapav/Ipsos relativa al 2023:
* 4 italiani su 10 (39%) hanno fruito in modo illecito, almeno una volta, di film, serie/fiction, programmi ed eventi sportivi live
* 319 milioni gli atti di pirateria tra la popolazione adulta
* 767 milioni di euro la stima del danno economico potenziale per le industrie dei contenuti audiovisivi; * 11.200 la stima potenziale dei posti di lavoro a rischio a causa della pirateria audiovisiva
* il 79% dei pirati è consapevole che la pirateria sia un reato
* il 53% ritiene di non creare danni rilevanti piratando
* il 45% dei pirati entrati in contatto con i siti web oscurati si è convertito a fonti legali.
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