L’ex campione del ring torna a parlare nell’ultimo servizio de “Le Iene”, svelando i sogni, le passioni, le paure, la riabilitazione e la forza dopo il coma e l’operazione al cervello
Dal ring alla caduta, fino alla voglia di recuperare la normalità e l’indipendenza che al momento gli è preclusa. L’ex pugile Daniele Scardina torna a parlare del dramma che lo ha colpito quasi due anni fa e nel toccante servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva di Italia Uno, Le Iene, “La sfida più grande di King Toretto”, si mostra nella sua quotidianità, tra fede, debolezze, voglia di non mollare, sogni e l’amore della famiglia.
Scardina torna a mostrarsi a quasi due anni dal coma
A un anno e otto mesi dall’emorragia che lo ha colto all’improvviso, cambiandoli completamente la vita, King Toretto alias Daniele Scardina è protagonista del bel servizio firmato per Le Iene da Alessandra Frigo e Nicolò De Vitiis, che ha vissuto 48 ore a stretto contatto con l’ex campione del ring, tornato a vivere con la famiglia nella casa di Rozzano in cui è cresciuto.
Fin dalle prime immagini, colpisce vedere Scardina costretto in carrozzina. Al tempo stesso, il sorriso e la grande voglia di vivere e tornare a respirare normalità di “Toretto” sono contagiosi: “Voglio tornare a vivere da solo appena riuscirò a muovermi senza bisogno di aiuti”. Sì, perché dopo un anno in ospedale, l’ex boxeur sta affrontando il complicato percorso di riabilitazione.
La forza di Daniele tra fede, sogni e famiglia
L’obiettivo è tornare a camminare e a essere indipendente, ma come mostrato dal servizio – che ha portato i telespettatori ad assistere a una seduta di riabilitazione presso il centro specialistico del San Raffaele di Milano – occorre procedere un passo alla volta, un gesto alla vota e anche usare l’ascensore o salire in macchina non è semplice. “Mi fa male tutto”, ammette Daniele dopo essere stato aiutato a sedere sul sedile dell’auto.
Appena entrato in casa, l’inviato de Le Iene trova Scardina intento ad ascoltare musica cristiana. Una musica che, insieme alla grande fede per Dio, la aiuta ad andare avanti e a non mollare, così come la mamma e il fratello, che gli sono sempre accanto: “In queste canzoni dicono di non mollare e mai lo farò. Ho avuto paura di morire. Oggi non sogno più a occhi chiusi, ma a occhi aperti. Non ricordo nulla del mese e mezzo dopo l’emorragia. Che cosa sogno? Il mio futuro e di stare bene con la mia famiglia”.
Boxe possibile causa dell’emorragia
La bella notizia, come ammesso dal fratello Giovanni in un segmento del servizio, sono i progressi che Scardina ha compiuto in questo periodo: “Daniele sta facendo passi da gigante. Era arrivato a pesare 63 chili e veniva alimentato con i tubi attraverso un buco in pancia. Hanno anche faticato a praticarglielo perché aveva addominali troppo spessi”.
Come spiegato dalla dottoressa del San Raffaele intervistata durante il servizio, l’emorragia potrebbe essere stata causata dai troppi colpi alla testa incassati sul ring, ma se c’è una cosa che Daniele Scardina non rinnegherà mai è proprio la boxe: “Tornei senza dubbio sul ring“, ammette a De Vitiis, che al termine del servizio esaudisce il sogno dell’ex boxer di visitare Barcellona, dove ha anche la possibilità di assistere al concerto di uno dei suoi artisti preferiti, Geolier.