Due correnti di pensiero albergano nell’universo del Grifone. In una di queste c’è spazio per l’immediato cambio tecnico con il croato pronto a subentrare.
Poche idee e neppure tanto chiare. Il Genoa attuale sembra in bilico tra la voglia di continuare il percorso già intrapreso e la necessità di un cambiamento che dia una sterzata a tutto l’ambiente. La linea del presidente è quella della massima fiducia nei confronti di Alberto Gilardino, uomo della promozione e della splendida salvezza della scorsa stagione. Semmai al giovane tecnico biellese, il numero uno rossoblù regalerebbe un ulteriore rinforzo individuato in Balotelli. Ma non è detto che vada così.
Gilardino in bilico ma i problemi sono altri
Alberto Zangrillo, presidente e tifoso del Genoa, ha escluso categoricamente ogni possibile ribaltone. L’inizio di stagione del Grifone non è stato esaltante, per usare un eufemismo, tra infortuni e calciatori che non hanno reso secondo le aspettative. La madre degli errori è però individuata in un mercato che non ha migliorato la rosa della scorsa stagione, semmai al contrario l’ha peggiorata. Inevitabile, comunque, che non potendo fare la rivoluzione nel mirino della critica ci finisca Alberto Gilardino.
Balotelli la prima mossa
Prima che in panchina, però, il Grifone vorrebbe intervenire sul mercato. L’unica via è pescare tra gli svincolati con Mario Balotelli che è qualcosa più di un semplice promesso sposo. A 34 anni per l’attaccante bresciano sarebbe un’opportunità irrinunciabile per lasciare un segno dopo tutti i problemi del passato che ben conosciamo. Tra Pinamonti e Vitinha, poi, il rendimento realizzativo è stato fin qui assolutamente insufficiente per cui una new entry è indispensabile. Un’idea però che sembra piacere solo al presidente Zangrillo mentre per il resto della società le porte sono chiuse a un arrivo di SuperMario.
Resiste l’idea Tudor in alternativa a Gila
All’interno del Genoa, tuttavia, si sta sviluppando una corrente di pensiero secondo la quale non basterebbe un eventuale innesto per raddrizzare la baracca. Servirebbe, invece, un cambio di allenatore con Igor Tudor che a quel punto subentrerebbe ad Alberto Gilardino. L’unica via per evitare questo elettroshock ambientale è quella di battere il Bologna o quanto meno dare risposte confortanti sul piano del gioco e dell’impegno. Neppure Zangrillo altrimenti riuscirà a salvare l’attuale tecnico.